Netturbino si punge con una siringa nel sacchetto dei rifiuti

Allarme: immediata profilassi antivirale contro i rischi di infezione

Raccolta differenziata (foto repertorio)

Raccolta differenziata (foto repertorio)

Viareggio, 25 maggio 2019 - Pungersi con l’ago di una siringa usata può essere drammatico. Di certo lo è stato per un netturbino di Sea Ambiente addetto al porta a porta, che si è bucato una mano raccogliendo un sacchetto di rifiuti indifferenziati in via Cavallotti, per gettarlo nel cassone dell’automezzo. Per lui si sono aperti mesi di timori e controlli sanitari. L’incidente è avvenuto durante la raccolta dell’indifferenziata. Questi rifiuti dovrebbero essere conferiti nell’apposito bidoncino, ma molti cittadini si limitano a mettere fuori dall’uscio un sacchetto. Quando il lavoratore l’ha raccolto s’è punto alla mano.

E’ risultato che nel sacchetto c’era una siringa usata sul cui ago non era stato rimesso il cappuccio protettivo. E l’ago ha oltrepassato anche i guanti che i netturbini usano per igiene e protezione. Da Sea Ambiente hanno dichiarato che questo non è il primo incidente che capita agli operatori con aghi non protetti. In passato ci sono già stati altri 5 o 6 casi, segno delle cattive abitudini che accompagnano molti cittadini nello smaltimento dei rifiuti. Tutti questi dipendenti sono dovuti ricorrere alla profilassi del pronto soccorso ospedaliero, a causa delle malattie che possono essere trasmesse dalla puntura, e per di più nel caso, diverso dalla maggior parte di quelli che capitano al personale ospedaliero, nell’incognita delle eventuali patologie dell’utilizzatore della siringa smaltita in maniera così inadeguata.

Sea non ha fornito molte specificazioni, ma è evidente, come prescritto dai formulari medici, che il netturbino ferito ha già fatto prelievi per i controlli ematici. Probabilmente i sanitari gli avranno fatto intraprendere immediatamente la profilassi antivirale per Hiv e virus dell’epatite C. Non sono le sole malattie trasmissibili con un ago infetto, ma certamente tra le più preoccupanti. E gli esami dovranno essere ripetuti a scadenza nei prossimi mesi, almeno per un anno. Questo fa capire quali pericoli si celino in una siringa abbandonata, come quelle lasciati da tossicodipendenti nelle pinete o sulle spiagge; ma anche negli aghi buttati tra i rifiuti senza alcuna protezione. Purtroppo, nella filiera della raccolta e trattamento dei rifiuti, pericoli di questo genere sono sempre presenti per gli addetti.

Dopo questo ennesimo incidente Sea Ambiente torna a raccomandare ai cittadini di smaltire correttamente gli aghi sanitari usati, rimettendo a posto il cappuccio di plastica di protezione.