Protesta per l’accorpamento. Striscioni a difesa della scuola

Ieri mattina l’annunciata manifestazione contro la fusione dell’Istituto Martiri di Sant’Anna

Protesta per l’accorpamento. Striscioni a difesa della scuola

Protesta per l’accorpamento. Striscioni a difesa della scuola

Striscioni e vibranti proteste ieri mattina davanti al municipio per contestare l’attesa decisione della Regione sul possibile accorpamento della scuola Martiri di Sant’Anna. Alunni, insegnati, amministratori comunali, genitori, cittadini, l’Associazione Martiri di Sant’Anna di Stazzema, e l’Anpi di Pietrasanta, sono scesi in piazza per ribadire il loro "giù le mani dalla scuola di Stazzema", "accorpamento no. Sì autonomia". La mattinata è iniziata con un incontro fra il sindaco Maurizio Verona, l’assessore alla pubblica istruzione Margherita Minetti, il vicesindaco Alessandro Pelagatti, e i consiglieri Massimiliano Bazzichi e Franco Tarabella, con i docenti dell’Istituto comprensivo, durante il quale sono state ipotizzate alcune conseguenze dall’eventuale accorpamento. Alle 9.30 poi tutti sono scesi in piazza: Verona ha voluto ribadire che la fusione con l’istituto comprensivo di Seravezza, non significherà la chiusura della scuola a Stazzema.

"Il nome del nostro istituto scolastico Martiri di Sant’Anna – ha detto – dovrebbe significare qualcosa non solo per il primo cittadino ma anche per il Presidente del consiglio italiano, dato che ha sede nello stesso territorio del Parco nazionale della Pace di Sant’Anna, e perché l’allora Presidente Carlo Azeglio Ciampi volle istituirlo proprio in questo luogo perché il 12 agosto del ‘44 qui è stato commesso un crimine contro l’umanità fra i più atroci. Questo è l’unico Parco della Pace nazionale ed Europeo: credo che questa potesse essere una delle prime deroghe alle quali si doveva ricorrere per non arrivare ad un accorpamento del nostro comprensivo, che porta avanti una didattica specifica proprio sui temi della pace". "Come docente – ha spiegato Luca Moschetti, insegnante a Stazzema e rappresentante Cgil – sottolineo che questa fusone comporterà un disservizio a carico della cittadinanza, perché verrà tagliata la componente del servizio scolastico. Come rappresentante sindacale aggiungo invece che porterà alla perdita di posti di lavoro del personale Ata: perderemo almeno quattro unità. Mentre la componente docenti con la fusione con un altro comprensivo probabilmente subirà tagli, perché gli insegnanti entreranno in una graduatoria non più unica per Stazzema". "Negli anni non è mai mancata un’occasione nella quale il 12 agosto Enrico Pieri, superstite della strage, non ringraziasse i docenti e gli educatori in primis per il loro impegno – ha detto Graziano Lazzeri dell’Associazione Martiri – ecco che l’autonomia scolastica di questo comprensivo è significativa"