
In fuga dalla Ucraina e in salvo dalle atrocità e dallo sterminio della guerra grazie al grande cuore di una cittadina di nazionalità russa che ha messo in salvo una famiglia facendola arrivare a Viareggio. Un gesto possibile di questa donna che sapeva di poter fare affidamento sulla generosità e sensibilità di Angelo Sodini, uno dei proprietari dello stabilimento balneare Genova, della figlia Gioia e degli altri proprietari del bagno. Una storia che, nello scenario tragico di queste settimane , nelle quali il mondo sta assistendo alla tragica follia della guerra, apre i cuori alla speranza, alla voglia di credere che il bene trionfa sul male anche quando la realtà farebbe pensare ben altro.
La famiglia arrivata a Viareggio dopo un viaggio avventuroso in furgone, alloggia in una casa estiva in muratura dello stabilimento, è composta da un nucleo di cinque persone. Due genitori, una bambina di 11 anni, i nonni, e un cane. Una storia da edizione moderna del libro Cuore di Edmondo De Amicis. Gli angeli della salvezza di questo nucleo familiare, che viveva in Ucraina in una città bombardata, è rimasta senza casa, sono due donne.
Una cittadina ucraina che abita a Viareggio, e Lyuobov, di nazionalità russa che lavora al bagno Genova da anni. Le due donne sono amiche e così la cittadina ucraina ha chiesto aiuto a Lyuobov sapendo di poter contare su di lei, per mettere in salvo questa famiglia. E il miracolo “laico“è avvenuto in modo semplice. La famiglia è al sicuro: Gioia Sodini si è prodigata per fare sentire queste persone al sicuro: hanno parlato inglese.
E quando questa famiglia si è sentita circondata da amore e solidarietà solo allora Lyuobov ha detto loro “Sono russa“a dimostrazione che quando si crede nella pace e nella vita non esistono barriere. Un bel messaggio in questo periodo di grande guerra.
Maria Nudi