Processo strage di Viareggio, ripercorsi i 42 giorni di agonia di una delle vittime

Nel corso del processo di appello per la strage del 2009, che si celebra a Firenze, prima udienza dedicata agli interventi delle parti civili

Una manifestazione dei parenti delle vittime della strage di Viareggio

Una manifestazione dei parenti delle vittime della strage di Viareggio

Firenze, 12 febbraio 2019 -  Oggi al processo di appello per la strage ferroviaria di Viareggio (che si svolge a Firenze), c'è stata la prima di una serie di udienze dedicate agli interventi delle parti civili.

Tra coloro che hanno preso la parola anche l'avvocato Riccardo Carloni, legale di Daniela Rombi, madre di una delle 32 vittime, che ha ripercorso i 42 giorni di agonia patiti dalla figlia della sua assistita. Sono intervenuti tra gli altri anche l'avvocato Enrico Marzaduri, parte civile per la Provincia di Lucca, e l'avvocato Ezio Menzione, che assiste il Dopolavoro ferroviario di Viareggio.

Gli interventi delle parti civili proseguono nel pomeriggio e nella giornata di giovedì. Assenti oggi in aula, per la prima volta dall'inizio del processo di appello, l'ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti e l'ex ad di Rfi Michele Mario Elia. Intanto, in una nota diffusa oggi, il consigliere delegato della Provincia di Lucca, Luca Poletti, si augura che tutti gli imputati rinuncino alla prescrizione e non solo l'ex ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. "Auspico che anche gli altri imputati, oltre a Moretti - dice Poletti - scelgano la strada della rinuncia alla prescrizione affinché la giustizia faccia interamente il suo corso in riferimento a tutti i capi di imputazione".