Piove sul bagnato alla "Sbrana" Scuola allagata e alunni in teatro

Nell’edificio sono in corso lavori di riparazione dei solai danneggiati dal fortunale di metà agosto. E tra i genitori scoppia la preoccupazione: "Come possiamo mandare i nostri figli in un cantiere aperto?"

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di Martina Del Chicca

"Come possiamo mandare i nostri figli in una scuola che è un cantiere aperto?". Oppure "C’è una porzione di tetto in cui manca ancora la gettata". E ancora: "Non sarebbe più prudente attendere la fine dei lavori per riaprire la scuola?". Sono queste alcune delle preoccupazioni che le famiglie degli studenti della scuola elementare Sbrana hanno posto all’assessore alla pubblica istruzione Sandra Mei. Lo hanno fatti ieri, dopo che – a causa del temporale che si è abbattuto sui lavori in corso al solaio incompleto dell’edificio – la scuola si è allagata e i piccoli studenti sono stati "spediti" in via d’urgenza a fare lezione al teatro Jenco. Comunicazione piovuta di prima mattina, sulla chat Whatsapp dei genitori, come la goccia che fa traboccare il vaso.

La scuola infatti è parzialmente inagibile (nell’ala del primo piano) sin dalla prima campanella a causa dai danni subiti durante il fortunale che si è abbattuto sulla Versilia e che ha colto l’edificio col solaio scoperto per i lavori di alleggerimento del tetto in quel momento in corso. Dunque, per consentire alla ditta incaricata dei lavori di procedere con la riparazione, solo 4 classi su 12 il 15 settembre sono potute entrare alla “Sbrana“, le altre 8 sono state divise tra le Pascoli, di via Puccini, e le Politi, alla Migliarina. Il Comune ha messo dunque a disposizione delle famiglie il servizio di trasporto, e, pur con alcuni disagi legati agli orari di ingresso e di uscita a scuola, sono trascorse due settimane.

Secondo quanto comunicato dalla dirigente Barbara Caterini lunedì, insieme alle 4 classi “superstiti“, anche le 4 migrate alle Pascoli potranno rientrare alle base. L’acquazzone della scorsa notte, nonostante le infiltrazioni – secondo il Comune – non avrebbe infatti compromesso l’agibilità dell’edificio. Ma ha sicuramente compromesso la serenità delle famiglie. "Non porterò mio figlio a scuola in un cantiere aperto" sbotta una mamma. "E se il temporale avesse colpito mentre in bimbi erano in classe?" scrive un’altra. La dirigente Caterini prova a tranquillizzare le famiglie. "Il cantiere – spiega – è al primo piano della scuola mentre le otto classi saranno tutte ospitate al piano terra. In parte nelle aule, in parte negli spazi comuni. Per poter accogliere il maggior numero di studenti – prosegue – una classe è stata organizzata in palestra, una nell’aula docenti e una nella mensa. Il servizio di refezione, come già avvenuto in epoca Covid, sarà organizzato direttamente nelle classi fino a quando non saranno completati i lavori". E dunque, secondo il cronoprogramma, fino alle metà di ottobre.