Ha compiuto cinque anni, mese più mese meno, l’infiltrazione nella copertura del tetto alla palestra delle scuola media Viani. Cinque anni di bacinelle disposte per raccogliere l’acqua che, nei giorni di pioggia, come questi, scola giù senza interruzione. A cascata. Cinque anni di ’cinesini’ ben disposti sul pavimento non per qualche esercizio, ma per evitare che gli studenti e i giovani sportivi che il pomeriggio usufruiscono dell’impianto per gli allenamenti finiscano nelle pozze d’acqua che si accumulano a terra. In un angolo della struttura. Le immagini parlano da sole, appena sotto il quadro svedese, dove le travi in legno sono ’mangiate’ dall’umidità, continua a piovere. "Da circa cinque anni" racconta chi vive l’impianto. A segnalare la situazione del palestrone del Marco Polo – l’edificio più piccolo è stato invece oggetto di recenti interventi di ristrutturazione – sono stati alcuni genitori. Allibiti dallo stato dell’edificio, preoccupati che l’infiltrazione possa ulteriormente allargarsi. In una città che ha sempre meno impianti sportivi pubblici, sempre meno spazi dio inclusione. Ragione che spinge decine di ragazzi a rivolgersi altrove, in altri comuni della Versilia, per coltivare sogni e passioni. mdc