Più prevenzione, informazione e comunicazione sulle emergenze del territorio attraverso un rapporto sempre più stretto con la cittadinanza e le associazioni di volontariato. È questa la missione del nuovo piano intercomunale di Protezione civile adottato all’unanimità dal consiglio dell’Unione dei comuni della Versilia. Il documento è considerato molto importante in quanto strategico per la sicurezza dei cittadini ed è stato redatto in collaborazione con i comuni che ne fanno parte, ossia Seravezza, Massarosa Camaiore e Stazzema. Oltre alla collaborazione di Anci Toscana, la cui partecipazione ha favorito l’inserimento di un linguaggio univoco su scala regionale, com’è stato sottolineato durante la seduta. Il piano è composto da una parte intercomunale e una comunale, cosa che ha permesso di aggiornare i piani dei quattro comuni tenendo conto delle diverse peculiarità e necessità dei territori, evitando così che il piano fosse una pianificazione fine a se stessa.
"La redazione e adozione del piano – spiega Maurizio Verona, sindaco di Stazzema e presidente dell’Unione dei comuni – è sempre un’occasione importante perché porta a un approfondimento con il territorio. Il piano si basa su un percorso di informazione, ma soprattutto di formazione che è sempre necessaria, utile e indispensabile anche per gli amministratori che si trovano a gestire un territorio. Lo è ancor di più nei momenti in cui ci sono allerte e nel momento in cui si manifestassero delle emergenze. Il piano favorisce un sistema non solo di dialogo tra i comuni che fanno parte dell’Unione, ma anche una forte solidarietà nelle eventuali situazioni di emergenza, per cui gli amministratori possono comunque contare anche sull’appoggio dei colleghi. E spesso ce n’è particolare bisogno nel momento in cui si tratta di assumere delle decisioni che hanno una valenza che va oltre i confini stretti dei comuni".
Pochi giorni fa anche la giunta di Pietrasanta – uscita anni fa dall’Unione – ha aggiornato il piano di Protezione civile, fermo al 2017, con l’ultima parola che spetterà a Provincia e Regione prima dell’eventuale adozione in consiglio comunale. "Un piano di Protezione civile – prosegue Verona – non riguarda solo le amministrazioni o gli amministratori, ma è un atto che coinvolge l’intero territorio, dai cittadini alle associazioni di volontariato, valore aggiunto nel momento in cui quest’ultimi sono formati per adottare pratiche e comportamenti virtuosi. La Protezione civile funziona meglio se parte dall’autoprotezione del cittadino stesso, che non aspetta che qualcuno lo protegga, ma sa come comportarsi, conosce i luoghi in cui andare o non andare a seconda degli eventi in atto. È un atto importante che va fatto conoscere e diffuso".