Viareggio, 13 novembre 2018 - Tutti e due erano nati e cresciuti a Viareggio, e avevano fatto, per tutta la vita, i pescatori. E tutti e due se ne sono andati in questo autunno, a distanza di soli dieci giorni l’uno dall’altro. Sono i cugini Giovanni e Umberto Domenico “Meco” Lagalla, discendenti di una famiglia di pescatori, molto conosciuta in città.
Giovanni e Meco hanno solcato i mari per tutta la loro vita: Giovanni è deceduto lo scorso 30 ottobre all’età di 78 anni, Meco è morto sabato scorso a 88 anni. Due cugini uniti dalla passione per il mare, di cui si scambiavano segreti e suggerimenti, due lupi di mare che avevano scelto un lavoro duro: Meco era il comandante della sua “Scopamare”, Giovanni della “Galletto”.
In Darsena, al mercato, sulle banchine li conoscevano tutti. «Meco era una persona speciale», raccontano i tanti amici che ieri hanno affollato la chiesa di Sant’Antonio per l’ultimo saluto. «La sua vita erano la famiglia e il mare, di cui amava tutto: dalle onde ai tramonti, fino alla sua barca, della quale si occupava di tutto. E con la quale portava tutti a fare un giro, compresi politici e professori universitari».
A dargli l’ultimo saluto c’erano anche i compagni dell’Università della Terza Età. “Aveva sempre la battuta pronta e una barzelletta nuova da raccontare. Ci mancherà” ci hanno detto. Meco abitava nella sua amata Darsena con l’inseparabile moglie Maria Adua Gabrielli, lascia le figlie Barbara e Giovanna, gli amati nipoti e il bis nipote Paolo, nato da poco. Entrambi i cugini Lagalla sono sepolti nella cappella di famiglia del cimitero comunale del Marco Polo.
D.P.