Pedoni alla conquista di via Coppino Traffico chiuso, ma dibattito aperto

La via Savi e gli imprenditori del Vialone insorgono. L’idea di rilancio del porto conquista i ristoratori

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L’immagine è suggestiva: passeggiare all’ombra dei cantieri; cenare affacciati sul porto; brindare con il tintinnio degli alberi delle barche a vela come sottofondo... Senza clacson, motori, gas di scarico. La pedonalizzazione di via Coppino – che l’amministrazione Del Ghingaro ha promosso a partire da sabato 20 e domenica 21 giugno, solo nei week-end e dalle 19 alle 24 – in teoria ha un fascino indiscutibile, in pratica lascia qualche perplessità. Se i residenti di via Paolo Savi sono insorti ("Chi ci rimborserà dei danni alle auto?"; "Dove parcheggeremo?", "Perché dobbiamo essere appestati dallo smog?") e i locali del Vialone ribollono ("Stiamo cercando di ripartire, e questa iniziativa ci taglia fuori dal mondo"); la via Coppino prova ad immaginarsi come sarà.

"L’iniziativa è potenzialmente interessante – afferma Roberto Listori dell’hamburgeria Bobq –: ci sono molte località di mare che sfruttano e curano il porto come un angolo caratteristico. E credo che potrebbe funzionare anche qui. Alle 19 la maggior parte dei bagnanti è già uscita dal mare, i cantieri sono chiusi, le scuole pure e purtroppo non ci sono neppure grandi ondate di turisti; quindi non credo che il traffico andrà in tilt. Io mi organizzerò raddoppiando i posti a sedere all’esterno del locale, e vediamo come va". Non ha alcun pregiudizio Francesco Tomei, dell’omonima boutique: "A quell’ora i negozi sono già chiusi, forse – dice – se la pedonalizzazione fosse partita dal pomeriggio qualcuno ne avrebbe approfittato per fare una passeggiata e ne avremmo giovato tutti. Ma se questa iniziativa ci aiuterà a liberare la zona da certi giri loschi sarebbe già un bel risultato. Però – conclude – al di là di tutto mi sembra che manchi un progetto d’insieme per la Darsena". Scettico Gianluca Violato del bar Il Faro. "Non mi sembra una buona idea. Puoi anche togliere le auto, ma senza un’attrattiva si va poco lontano: non basta pedonalizzare per animare una strada. Qui non siamo a Pietrasanta; la sera i pochi negozi rimasti lungo la strada sono chiusi. Sicuramente saranno contenti i ristoranti ma più di lì non si va. A un bar non conviene rimanere aperto, non essendoci appunto passeggio, chi si ferma a perdere un caffè? Chi va al ristorante lo prende là. Anzi credo che con l’impossibilità di raggiungere i parcheggi gratuiti che ci sono qui ne risentirà anche la Passeggiata. Sono in tanti quelli che parcheggiano di qua dal molo per poi andare a mangiare al di là. Non vorrei che la pedonalizzazione faccia sì che la via diventi ancor più terra di nessuno. Risse e brutti giri sono all’ordine del giorno". A favore della sperimentazione il presidente dei balneari della Darsena: "Bisogna osare, poi si può sempre tornare indietro" taglia corto Roberto Bertolucci.