Paura sulle Apuane: due alpiniste appese di notte alle corde bloccate

Hanno dato l’allarme col cellulare. Sono state recuperate dopo quasi 6 ore

Apuane. I soccorsi sono iniziati al tramonto e finiti quasi alle 2

Apuane. I soccorsi sono iniziati al tramonto e finiti quasi alle 2

Lucca, 24 settembre 2018 -  Una squadra  del soccorso alpino e speleologico toscano della stazione di Lucca è stata impegnata in un delicato recupero nella tarda serata di sabato. L’intervento è durato per ore e si è concluso positivamente a notte fonda. Tanta paura - ma per fortuna nessuna conseguenza - per due alpiniste esperte che si stavano accingendo a compiere una discesa in corda doppia lungo la parete nord est della Pania Secca, gruppo le Panie in pieno Parco delle Alpi Apuane. Alcuni inconvenienti tecnici legati in modo particolare all’attrezzatura, tra l’altro assolutamente adeguata alla calata piuttosto impegnativa in programma, avrebbe ritardato, però, la regolare tempistica prevista per il completamento dell’itinerario alpinistico.

A ciò  si è aggiunto il buio incombente, che ha spinto ragionevolmente le sportive a inviare una chiamata di emergenza, prima di trovarsi in una situazione ancora più critica e pericolosa. Per l’esattezza è stato un problema alle corde durante la calata a spaventare le due donne che hanno chiamato i soccorsi intorno alle 20. Allertati immediatamente dal servizio 118, i volontari del Sast hanno raggiunto a piedi il luogo indicato, effettuando poi l’ascesa fino al crinale dove si trovavano bloccate le due alpiniste, esattamente lungo il canale chiamato Denti della Pania Secca. Le due donne sono state raggiunte prima della mezzanotte. Dopo un primo controllo di soccorso in quota e la certezza che le due alpiniste stessero abbastanza bene fisicamente è iniziata la discesa della parete. Si tratta della parte più delicata e complessa dell’intervento.

L’operazione di messa in sicurezza si è conclusa in maniera eccellente intorno all’una e trenta di ieri, per un totale di oltre cinque ore di intervento. Gli autoveicoli hanno hanno poi raggiunto l’area di sosta ai piedi dell’imponente massiccio calcareo che supera i 1700 metri di altezza nella sua punta più elevata. Per fortuna, le due stavano bene e non hanno avuto bisogno di cure mediche particolari. Hanno solo chiesto un po’ d’acqua per rinfrescarsi. Solo tanta paura per l’imprevisto, ma fortunatamente nessuna conseguenza, grazie all’intervento tempestivo della squadra alpina.

Fiorella Corti