Passeggiata, atmosfera surreale Blindata dalle 11, aperture a metà

La gran parte dei bar e ristoranti ha alzato la saracinesca ad eccezione del simbolo Fappani. Chi ha deciso di lavorare: "Siamo qui per garantire un servizio". Chiusura anticipata per i negozi

Metti un Carnevale già di per sé anomalo per la collocazione tra settembre e ottobre, aggiungi la chiusura della Passeggiata a partire dalle 11, nonostante l’avvio del corso fissato alle 18: ed ecco che l’area deserta per ore, prima dell’arrivo del pubblico, somiglia più a un circuito di formula uno. Dove tutto è fermo in attesa di una partenza sprint. E’ l’atmosfera surreale che si respirava ieri mattina. Alle 12 niente fila all’ingresso all’angolo con via Zanardelli. Pochissime le persone a piedi nel tratto di sfilata dei carri. Poche anche quelle sedute nei dehors, un’immagine stridente con un sabato di sole di metà settembre.

E ancora di più l’immagine di alcuni commercianti in piedi a braccia conserte, appoggiati al muro del negozio per osservare con i propri occhi lo scenario desolata, con lo sguardo speranzaso di avvistare qualche cliente. Molti bar e ristoranti sono comunque rimasti aperti, meno i negozi: alcuni con chiusure anticipate. Sul Belvedere delle Maschere tecnici si assiepano vicino alla torre per le riprese Rai. Dopo piazza Mazzini, una coppia di stranieri mangia un gelato sotto il sole. Qualche furgone gira ancora per il percorso, come in una sorta di Pac-Man, in cui gli omini gialli sono i ragazzi con la pettorina che devono controllare i posti. Alcuni camerieri di ristoranti di stabilimenti balneari ciondolano in Passeggiata con le mani in tasca. Ma ecco che a mezzogiorno e venti partono le musiche del Carnevale. La voce di Adriano Barghetti risuona dagli altoparlanti e sembra proprio che sia Carnevale. Ci sono anche dei coriandoli per terra, che si alzano sospinti dal vento. Poi un colpo di realtà. "Si lavora molto con le persone da fuori - commenta Daniela Viviani del negozio Malibù - quindi oggi gli incassi sono stati minori. Verso le 16 chiudiamo, come abbiamo fatto prima dell’inizio dei corsi anche negli anni precedenti. Comunque è il periodo che è sbagliato, non siamo a Carnevale, e anche il fatto che possano entrare solo 5mila persone significa che non c’è nessuno. Anche il fatto che i carri arrivano nel pomeriggio, non è un incentivo a venire prima". "Il Carnevale non l’avrei fatto - ribadisce Jessica Morelli della gelateria Vincent - soprattutto per una questione sanitaria. Ho scelto di tenere aperto per dare un servizio, perché siamo in Passeggiata. Per non dare una brutta immagine di Viareggio. Ci sarà un calo, non ho fatto previsioni, comunque capisco le ragioni per cui questo Carnevale viene fatto, le accetto". Di diversa opinione Massimo Duccini di Fotoshop. "Non penso che questi corsi ci danneggino poi così tanto - sottolinea - siamo a fine stagione, le scuole sono iniziate e ormai non è più tempo di comprare i gonfiabili Fosse stato l’altro sabato sarebbe stato già diverso. Presumo che lavoreremo quanto avremmo guadagnato se non ci fosse stato il Carnevale. Ma soprattutto a chi si lamenta chiedo, se poi a febbraio del 2022 non c’è più nulla che si fa?".

Alice Gugliantini