Parchi pubblici Pd: "Siano dati ad associazioni" a Pietrasanta

Il Pd propone di affidare la gestione dei parchi pubblici ad associazioni in grado di garantire servizi come punti ristoro, edicole e ludoteche per rendere i parchi più sicuri, attrattivi e luoghi di aggregazione.



Parchi pubblici Pd: "Siano dati ad associazioni" a Pietrasanta

Parchi pubblici Pd: "Siano dati ad associazioni" a Pietrasanta

Assegnare la gestione dei parchi pubblici ad associazioni che siano in grado di garantire anche la presenza di un punto ristoro. A proporre la ricetta-sicurezza, dopo i recenti vandalismi al parco di via Monteverdi, a Ponterosso (nella foto), è il Pd per bocca di Sando Donadel e Nicola Coluccini, segretari, rispettivamente, del circolo Centro e collina e di quello di Marina. I rimedi annunciati dall’assesore al sociale Tatiana Gliori, tra cui il ricorso alle borse-lavoro, non trova infatti il gradimento dei Dem. "Visto quanto successo anche alla Fontanella, al parco della Lumaca e in piazza Versilia a Fiumetto – spiegano – è evidente che i parchi sono abbandonati a se stessi. L’assessore dice di volere coinvolgere addetti per l’apertura e chiusura dei parchi, ma temiamo che a lungo andare non serva a nulla. I parchi, se curati e presidiati, possono essere un notevole luogo di aggregazione, specie per anziani e bambini e in estate dal punto di vista climatico".

Ecco quindi la proposta dei due segretari del Pd. "Si pensa che per ovviare alle situazioni di degrado basti inserire l’ennesimo elemento di videosorveglianza. Non sarebbe ora di pensare, invece – concludono – alla possibilità di mettere la gestione dei parchi a gara ad associazioni o privati che possano avere la possibilità di integrare gli spazi con servizi quali piccoli punti ristoro, edicole e ludoteche? Con la presenza di servizi che garantiscono anche un presidio costante di vigilanza questi parchi sarebbero molto più attrattivi, sicuri e potrebbero svolgere a pieno il loro compito di luogo di aggregazione e di relax in mezzo al verde. In molte città funziona e sicuramente varrebbe la pena provare, magari inizialmente con un progetto pilota a tempo, per verificare da un lato la sostenibilità e dall’altro l’accoglimento da parte di cittadini e turisti".