Sono rimaste 260 palme da salvare

Respinto l’assalto del punteruolo rosso sulle piante superstiti in città

Al lavoro sulle palme (foto Umicini)

Al lavoro sulle palme (foto Umicini)

Viareggio, 23 maggio 2019 - L'arma letale contro il punteruolo rosso non c´è ancora, ma ad oggi l’attacco sembra sotto controllo. Contro il coleottero asiatico che ha aggredito le palme canariensi, condannandone a morte la metà, i microvermi antagonisti hanno avuto la meglio riuscendo a contenere l’infestazione. Con il trattamento biologico e anche attraverso tagli ed eradicazioni, come spiegano i tecnici, sono stati cancellati innumerevoli focolai di infezione. E ad oggi, passata l’emergenza, in tutta la città restano 120 esemplari di palme phenix – secondo il censimento aggiornato di Sea Ambiente – e poco meno di 140 del tipo washingtonia.

E questo patrimonio verde superstite, che caratterizza lo skyline del lungomare, adesso è sotto controllo. Da martedì Sea Ambiente, di concerto con la cooperativa Poseidon, ha cominciato una completa attività di monitoraggio, dalla Fossa dell’Abate fino a Torre del Lago, e un intervento specifico di pulizia delle palme dalle parti secche e marcescenti. Al tempo stesso saranno sigillate le parti verdi per evitare che il coleottero, ingolosito, possa trovare una varco dove inserirsi per attaccare la pianta viva.

Si sono contate centinaia di esemplari uccisi dall’insetto da quando la peste delle palme è arrivata sulla nostra costa, ormai un decennio fa. Mentre non c’è una stima precisa delle piante morte o compromesse nei giardini privati; ed è questa incognita che sfugge ai controlli che potrebbe aprire la strada ad un altra epidemia. Ma sul terreno privato l’intervento di monitoraggio è limitato, non c’è una normativa chiara e i costi dell’intervento sono elevati. «L’impegno di Sea Ambiente nella lotta al punteruolo rosso e nella tutela del patrimonio verde della città è massimo – interviene il presidente Fabrizio Miracolo –. Il comune di Viareggio ha incaricato l’azienda di procedere ad una verifica completa, il coleottero è un nemico subdolo e insidioso che non può essere sottovalutato. Terminato l’intervento sulla città – aggiunge Miracolo –, qualora il comune di Camaiore ne faccia richiesta con i tecnici e le squadre potremo proseguire il monitoraggio anche oltre la Fossa dell’Abete. Perché non c’è confine che possa arginare l’infestazione».

Mdc