Palapa, la replica del Comune: "Prima di fare investimenti bisogna conoscere le regole"

"Quell’attività all’interno di un condominio doveva osservare orari e limite della musica. Se il signor Taddio ha scelto di chiudere, non possiamo in alcun modo rammaricarcene".

Palapa, la replica del Comune: "Prima di fare investimenti bisogna conoscere le regole"

Palapa, la replica del Comune: "Prima di fare investimenti bisogna conoscere le regole"

"Il signor Michele Taddio prima di decidere di aprire il locale in centro, si è informato delle regole vigenti?". Severa risposta dell’amministrazione comunale dopo la protesta sollevata dal titolare del Palapa che ha motivato la scelta di vendere "visto che non c’è futuro nell’idea di turismo del Comune con l’impossibilità di fare musica d’ambiente dopo mezzanotte e controlli continui di vigili e carabinieri". Taddio ha etichettato il paese come "luogo per vecchi dove viene azzerata la movida".

"Come amministrazione – ribattono da palazzo – abbiamo sempre cercato di trovare un giusto equilibrio tra le esigenze delle attività commerciali e dei nostri cittadini e ospiti. Taddio, con il suo locale, ha spesso deciso di andare oltre quelle che sono le norme dei regolamenti comunali ben sapendo che la sua attività, trovandosi all’interno di un condominio, dovesse ottemperare oltremodo all’osservanza degli orari e del livello della musica. Il mancato rispetto delle regole ha portato più volte i condomini a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine al fine di ripristinare la civile convivenza. Così come le multe dichiarate dallo stesso nell’articolo di giornale, sono tutte riferibili a infrazioni di macchine della sua clientela in divieto di sosta in piena ztl o ad occupazione abusiva di suolo pubblico, in particolare dei marciapiedi prospicienti l’attività, dedicati al passaggio di pedoni, passeggini e disabili. Se la volontà di questa amministrazione di far rispettare le regole a tutela del buon senso e dei valori che hanno fondato Forte dei Marmi e che fanno la forza del nostro turismo – conclude la nota – ha portato il signor Taddio alla scelta di chiudere il suo locale, non possiamo e non vogliamo rammaricarcene. Questa è la nostra storia e la nostra identità".

Francesca Navari