Ospedale Versilia, riaperta la bolla Covid

Aumento dei contagi, la direzione rimette in funzione la "bolla". Pronto soccorso, paziente trasferito a Lucca

Nuovi contagi: riaperti reparto e bolla Covid al «Versilia», ma senza ricoverati

Nuovi contagi: riaperti reparto e bolla Covid al «Versilia», ma senza ricoverati

Versilia, 18 luglio 2021 - Ci risiamo. E ben prima di quanto la ripresa dei contagi faceva temere. L’Ospedale Versilia ha riaperto la bolla Covid. A scopo precauzionale, perché ormai è evidente che con o senza varianti il virus circola, e l’ospedale deve essere tenuto in sicurezza: un focolaio nella struttura avrebbe esiti disastrosi per i malati e tutti quanti nella zona necessitino di accertamenti sanitari. Riaperto quindi il reparto Covid, per ora con pochi posti letto, tutti vuoti. Ma ieri ci sono stati alcuni casi sospetti arrivati al pronto soccorso, di cui uno trasferito a Lucca dove il reparto Covid era già ion funzione. E così la direzione dell’ospedale ha ordinato la riapertura.

L’annuncio è arrivato dal sindaco Giorgio Del Ghingaro che è anche presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl Nord Ovest: "Bolla Covid riaperta all’Ospedale Versilia, visto che ci sono stati diversi positivi nell’ultima settimana. Questa situazione sta diventando insostenibile, e quindi dobbiamo continuare a stare attenti, usare mascherine e disinfettanti, evitare assembramenti inutili e soprattutto bisogna vaccinarsi". Su Facebook il sindaco ha messo una foto con sua moglie: "Noi lo abbiamo fatto, lei Astra Zeneca io Pfizer. Fatelo tutti, non importa quale". La "bolla" altro non è che il controllo fiscale e l’isolamento di chiunque arriva all’ospedale e potrebbe essere portatore del virus. Una precauzione, ma bisogna rendersi conto che si sta tornando all’emergenza già prima di agosto.

E nell’emergenza del personale il "Versilia" è sempre in prima fila, con o senza Covid. L’allarme e la protesta ora riguardano il reparto radiologia, dove mancano all’appello 7 medici dei 24 in organico. La denuncia è del segretario provinciale Pietro Casciani e Alessandro Di Vito, responsabile Medici Uil Fpl: Oltre alle carenze d’organico, un altro specialista sta per andare in pensione. "Tutto ciò – rileva la Uil Fpl – nonostante ci siano da coprire i servizi come Tac, risonanze, radiologia tradizionale, ecografia, ma soprattutto i servizi di pronto soccorso dove, ormai è risaputo, nel periodo estivo l’attività aumenta vertiginosamente. È una situazione – sottolineano Casciani e Di Vito – che si ripercuote sull’aumento dei tempi di attesa, Non ci sono nè graduatorie nè medici radiologi dispondibili. Tutto questo è dovuto a una programmazione universitaria e delle specializzazioni piuttosto limitata che non tiene conto delle effettive necessità territoriali. Non è migliore neanche la situazione dei tecnici di radiologia: la graduatoria del loro concorso uscirà tra qualche settimana".

R.V.