"Ora il Pd decida cosa vuole fare da grande"

Il segretario territoriale Brocchini convoca la direzione versiliese: "La gente si aspetta da noi scelte su occupazione, ecologia, tasse"

Migration

Riccardo Brocchini ha l’età giusta di quelli che hanno conosciuto la "realpolitik". Da segretario territoriale del Pd l’ha perseguita nelle vicissitudini del partito nei rapporti col sindaco viareggino Giorgio Del Ghingaro. E non se ne discosta nemmeno nell’ora più buia della grande sconfitta: "Per lunedì fisserò la direzione del partito per fare un’analisi precisa e seria del voto e dei precedenti, Ccomune per Comune".

Rispetto al resto d’Italia, in Versilia non è andata malissimo.

"Abbiamo rispettato il risultato nazionale del 19% circa. Alcune realtà sono un po’ sotto, altre al di sopra. Questo è frutto di dinamiche territoriali che sono ancora da analizzare. Ma una cosa è chiara, con questa legge elettorale i candidati non hanno nessuna rilevanza rispetto ai territori. Questo è stato un voto politico ai partiti, e ora il vento è quello di centrodestra con prevalenza al partito di Giorgia Meloni. A mio avviso l’elettore non ha tenuto conto dei governi locali, dove si sa che le amministrative hanno da sempre dei risultati completamente diversi, perché nei territori contano le persone e la classe dirigente dei partiti che si candidano alla guida dei Comuni".

Allora il Pd ha sbagliato la linea politica nazionale?

"Anche il nostro segretario nazionale ha detto che l’obiettivo che si era prefisso, un risultato migliore per contrastare il centrodestra, è stato mancato".

Forse la gente ha altri problemi rispetto alle priorità sostenute dai Dem?

"Sì, può darsi, è un possibile fattore. Il Pd comunque ha sbagliato la strategia degli accordi elettorali che questa legge ci obbligava a fare. E’ una legge elettorale fortemente maggioritariaia che obbliga a stipulare alleanze che il Pd non ha saputo fare né da una parte, né dall’altra. Abbiamo corso quasi da soli, grandi partiti come i 5 Stelle e il Terzo polo sono andati per conto proprio. Così il Pd è stato fortemente penalizzato nei collegi uninominali...".

Non può essere tutto effetto della legge elettorale.

"il segretario Letta ha detto che convocherà quanto prima il congresso che era già in scadenza maturale a marzo, e ha aperto uno scenario. Io auspico che al congresso non si parli solo di leadership, ma di programmi, progetti e strategia politica, che è quelo che un partito deve fare. Bisogna decidere cosa dire alla gente quando chiede dove sta il Pd rispetto a temi importanti come lavoro, tasse e ambiente. In altre parole, come dico io da tempo, bisogna decidere quello che il Pd vuole fare da grande".

E Viareggio? Via Regia sembrava spacciata, e invece sta meglio che nel 2018.

"Il risultato è di buon auspicio per le prossime elezioni comunali. In città il partito si è organizzato, è uscito da un congresso unitario per la prima volta dopo molti mlti anni, e sta lavorando tra la gente per prepararsi per ie prossime elezioni: con meno sezioni e più presenza tra la gente".

b.n.