Oggi le richieste del Procuratore

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Questa mattina il processo per la strage di Viareggio arriverà di fronte ai giudici della Quarta Sezione della Suprema Corte di Cassazione, a Roma. All’udienza, per la prima volta e a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, non potranno essere presenti i familiari delle vittime, che alle 10 saranno davanti al Comune per dare un segno tangibile di presenza. E l’associazione “Il mondo che vorrei“ sta lavorando, da ieri, per costruire anche un’occasione di partecipazione ’virtuale’ aperta a tutta la cittadinanza. Poi se le condizioni sanitarie lo permetteranno, e quindi in Toscana dovessero tornare ad essere consentiti gli spostamenti, venerdì i familiari delle 32 vittime potrebbero raggiungere Roma, per attendere di fronte al Palazzaccio la sentenza.

Intanto oggi, dopo la verifica sulla regolarità delle notifiche, "il Giudice Relatore procederà con la relazione di fronte alla Corte. Avrà in sintesi il compito – spiega l’avvocato Tiziano Nicoletti, legale di parte civile – di ripercorrere i sette anni processuali, le 150 anni udienze, le due sentenze e le impugnazioni". Poi, al termine della relazione, prenderà la parola il Procuratore Generale, che alla fine dell’intervento farà le richieste alla Corte. Un momento decisivo. "Il Procuratore Generale potrà chiedere l’annullamento dei ricorsi presentati dagli avvocati degli imputati, quindi confermare la sentenza. Oppure – prosegue Nicoletti – chiedere l’annullamento della sentenza".

Un momento chiave dunque, a cui seguirà l’intervento degli avvocati della parti civili che avranno 5 minuti ciascuno per l’intervento. Stessa formula per i legali degli imputati, che prenderanno la parola da domani. Venerdì dovrebbe riunirsi la camera di consiglio, e la sentenza potrebbe arrivare venerdì o sabato al più tardi.