"Oggi chi viene sfrattato perde anche la residenza"

La Brigata sociale critica le evacuazioni degli edifici pubblici occupa abusivamente: "In realtà sono recuperi di abitazioni in autogestione"

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"Il Comune deve assicurare a tutti una residenza: solo così si possono garantire i diritti sanciti dalla Costituzione". Mario Giannelli, una vita da attivista nei movimenti di base tra cui la Brigata sociale per l’abitare, accende una luce sui problemi che potrebbero derivare dall’applicazione della ‘linea dura’ in campo abitativo. "C’è un’emergenza legata alla residenza - spiega -: quando una persona prende lo sfratto e non riesce a trovare un’altra sistemazione, corre il rischio di perderla. E la residenza è legata a diritti come il medico di base, il Reddito di cittadinanza, gli uffici di collocamento, la scuola per i figli. Insomma, un pacchetti di diritti sanciti dal testo costituzionale. Ma se non hai la residenza, non sei pienamente cittadino".

Ma a Viareggio, al momento, pare che la bussola sia un’altra. "Chi non ha una dimora a Viareggio è sempre stato registrato nella fittizia via dei Vageri, ma la pratica è sempre meno usata. E il Comune minaccia di toglierla a chi ancora ce l’ha o a chi vive in una casa occupata. Ma se vogliamo che il faro siano i diritti, il Comune non ha alternative: o continua a dare la residenza in via dei Vageri, oppure si muove nell’ottica di una regolamentazione delle case recuperate per far emergere dal sommerso queste situazioni. Non si risolve il problema con gli sgomberi". Nel frattempo, a prendere in mano le redini della questioni ci hanno pensato i movimenti dal basso. "Nelle case occupate, o recuperate come preferiamo definirle, le persone non abitano a tempo indeterminato. Anzi, in alcune situazioni è stato messo in piedi un sistema autogestito con entrate e uscite dalle case in base alle esigenze. Tutte cose che dovrebbe fare il Comune, iniziando a gestire l’emergenza abitativa con la sistemazione delle graduatorie". E a monte di tutto, c’è un problema che rischia di diventare soverchiante: quello degli sfratti. "L’emergenza sfratti a Viareggio è nota da tempo e il problema si è acuito con la pandemia e la perdita di posti di lavoro - continua Giannelli -; nell’80 per cento di casi, si parla di sfratti per morosità incolpevole, e quindi di persone che non sono più in grado di pagare l’affitto. E nella maggior parte dei casi, i proprietari sono persone con la seconda casa che contano sull’affitto per vivere. E’ una guerra tra poveri che dovrebbe essere gestita a livello pubblico, ad esempio istituendo dei fondi per sostenere gli affitti. Ma da questo punto di vista le politiche del sociale sono poco attente, e l’amministrazione Del Ghingaro in particolar modo ha curato poco questo settore. Bisogna contrastare l’emergenza sfratti garantendo la residenza o lavorando per regolamentare i recuperi".

Dan.Man.