Nuova vita notturna, con e senza mascherina

Nel weekend hanno riaperto Maki Maki, Mamamia e Beach. A fine mese si potrà ballare anche all’Ostras, al Seven e alla Bussola

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Nuove ripartenze per la vita notturna della Versilia, e la movida che mantiene i suoi aspetti talvolta deteriori. A Torre del Lago ha riaperto il Mamamia, al Cinquale sul confine del Forte ha riacceso la musica il Beach. Altre discoteche riapriranno il prossimo weekend, mentre il Twiga, per ora, mantiene il format cene più musica dal vivo.

Riccardo Remedi, Dj del Mamamia, ha annunciato così la ripartenza: “Confidiamo nelle persone intelligenti, che staranno alla giusta distanza di loro spontanea volontà, senza farsi riprendere dai nostri addetti alla sicurezza per. La mascherina è sempre consigliata, in caso qualcuno si avvicini troppo. Se non stiamo alle regole si torna a casa. Non pensate di ammassarvi ballando come prima, tutto è cambiato“.

Archiviati dunque lo struscio, i balli sfrenati e i maxi-assembramenti degli anni passati. E così la riapertura del Mama è stata inversione soft, con più tavoli a sedere, ma con tutto lo staff al completo: ballerini, drag queen, cubisti e vocalist. La nuova sigla estiva, “Batti Mama chic” cantata da Francesca Vaccaro e realizzata da Remedi con l’etichetta versiliese Cv Music Label, verrà lanciata a luglio. E a luglio e agosto dovrebbero tornare anche tutti gli happening: “Les Week”, la settimana dedicata al pubblico di sole donne, “Miss Drag Queen”, Il “Gay biù bello d’Italia” e il “Torre Pride Village”. Ieri sera ha riaperto anche il Beach al Cinquale, club sulla spiaggia molto amato dai giovani della Versilia storica, che ha dato il via alla stagione: “Gli ingressi sono contingentati, secondo il rispetto dei protocolli anti Covid-19. La mascherina è obbligatoria all’ingresso, e deve essere indossata negli ambienti al chiuso e all’esterno, tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro”. Il Dancing Papillon ha invece rimandato l’apertura a luglio. “Confidiamo di riaprire nella seconda settimana del prossimo mese – annuncia il patron Renzo Sacchetti – con tutte le nostre serate, ossia il martedì e dal venerdì alla domenica. Siamo pronti a rispettare tutte le direttive della Regione, ma chiediamo norme che ci consentano di poter lavorare: abbiamo 350 posti di capienza, quindi almeno 150. Altrimenti staremo chiusi, perderemo la stagione e tante famiglia il lavoro”.

Il Seven Apples riaprirà venerdì prossimo, alla Bussola e all’Ostras si tornerà a ballare da sabato 27 giugno, così come alla Capannina di Viareggio. Le discoteche, oltre alle normative stringenti, devono fare i conti anche con il “botellon”, la nuova movida importata dalla Spagna e scoppiata nel centro di Viareggio viste le restrizioni dei locali. In pratica i giovani si ritrovano nelle piazze per consumare all’aperto bevande alcooliche portate da casa. Nei giorni scorsi alcune piazze e luoghi cult della città erano invase da centinaia di teenager, alla faccia dei vietatissimi assembramenti. Che però possono creare guai ai gestori dei locali, anche se incolpevoli.

Gli assembramenti non ci sono per ora al Vialone, dove anche gli storici pub hanno ripreso l’attività ma solo all’interno delle concessioni, senza più folle sul marciapiede o in strada. La politica preponderante è quella della riapertura del ballo al Maki Maki. “Siamo ripartiti bene – dice Emiliano Cerri, che è anche presidente Silb – ma la nostra promozione ha riguardato soprattutto la sicurezza e la prenotazione dei tavoli. I clienti ballano in giardino, ma del resto le discoteche anni ’80 non esistono più. I giovani di oggi non ballano ma socializzano. Magari si annoiano, così chi non va nei locali si ritrova in spiaggia a sfogarsi contro i lettini. La nostra clientela è un’altra cosa“.

Dario Pecchia