"Non abbiamo colpe sull’incidente"

Il Sacro Cuore ricostruisce quanto accaduto a Elsa Biggi, l’ospite di 101 anni caduta con la carrozzina

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"Non c’è stata nessuna inadempienza nei confronti della signora, che era libera di spostarsi all’interno della struttura". Elisabetta Urbano, presidente dell’istituto Sacro Cuore, vuole precisare i contorni della vicenda di Elsa Biggi, 101 anni, l’ospite della rsa che mercoledì scorso è finita giù dagli scalini con la sua carrozzina e adesso si trova ricoverata in condizioni disperate all’ospedale dopo un intervento al femore. La dirigenza della struttura ribatte pertanto al contenuto della denuncia presentata ai carabinieri dal figlio Davide Allegria. "La signora Elsa Biggi è ospite nella nostra casa di riposo da oltre 10 anni – premette la presidente Urbano – e, pur trovandosi su una sedia a rotelle, si sposta autonomamente negli spazi della struttura, manovrando personalmente la carrozzina. A volte viene negli uffici per salutare quanti stanno lavorando, altre volte arriva fino all’infermeria per chiacchierare con l’infermiera di turno, essendo tra l’altro persona molto socievole. La nostra casa di riposo, è un modulo-base, con codice ministeriale R3 e non un modulo cognitivo-comportamentale per cui i nostri ospiti possono muoversi liberamente, prendere l’ascensore e salire al primo piano nel salone, tornare giù per andare in giardino. Da parte nostra e dei nostri operatori in servizio quel giorno, non c’è stata alcuna inadempienza nei confronti della signora".

La presidente del Sacro Cuore evidenzia poi che "la caduta non è avvenuta al primo piano, bensì al piano terra dove era stata accompagnata da un’operatrice che l’aveva trovata al primo piano ed era scesa insieme a lei, lasciandola poi nel salone al piano terra". "Da quella postazione – prosegue a raccontare – la signora è uscita e si è diretta verso la porta antincendio davanti al portone d’ingresso di via Pucci, dal quale è separata da tre scalini. Le porte antincendiovie di esodo, non possono essere chiuse a chiave, per cui ha aperto la maniglia ed è caduta sui tre scalini finendo davanti al portone che, in tempi di Covid deve restare chiuso. Quanto alle condizioni della signora nessuno vuole sminuire la gravità dell’incidente, ma occorre precisare che le notizie sul suo stato di salute dall’ospedale Versilia riferiscono di avvenuto intervento al femore e parametri stabili. La casa di riposo è sempre vicina ai suoi ospiti, fornendo loro tutti i presidi necessari perché la qualità della loro vita sia la migliore possibile: la lunga storia di questo istituto ne è la prova migliore. Siamo molto dispiaciuti dell’accaduto – conclude – e vicini alla famiglia ma il nostro servizio è stato quello di sempre, senza mancanze di alcun genere".

Francesca Navari