Lasciata in ospedale dopo il parto, tutti vogliono adottare la neonata sola

Famiglie chiedono informazioni. Del Dotto: «L’avrei presa io...»

Un’infermiera con alcuni neonati (repertorio)

Un’infermiera con alcuni neonati (repertorio)

Camaiore, 18 aprile 2019 - Già due coppie hanno fatto domanda di affido per la bimba non riconosciuta che era stata lasciata all’Ospedale Versilia dopo il parto. Addirittura, il sindaco Alessandro Del Dotto ha fatto una personalissima confessione pubblica: «Anch’io vorrei adottarla. Ma in questo paese distratto, ai single non è consentito...».

Dopo il parto anonimo la bambina è rimasta un po’ in reparto, quindi il Tribunale dei minori ne ha disposto la sistemazione in una struttura protetta sotto l’affidamento ai servizi sociali di Camaiore. E’ una piccola che ha bisogno di cure e di amore. Nella struttura vi sono 10 posti per neonati ed altri due per accoglienze di urgenza. La vicenda ha smosso cuori ed anime: la bambina, figlia di versiliesi che vivono in condizioni non ottimali, è stata curata dal personale ospedaliero fino al giorno del decreto del Tribunale dei Minori che, dal 9 aprile, ne ha disposto il trasferimento in una struttura protetta gestita da una cooperativa. Ma un’altra casa famiglia si era subito resa disponibile ad accoglierla, la «Papa Giovanni XXXIII» di Lido di Camaiore gestita da Maria Dina Tomei e Dino Santini.

«E’ intervenuto il decreto del Tribunale – afferma Tomei – e quindi non abbiano potuto accogliere la piccola. Avevamo già allestito la culla. Siamo sempre in contatto con i sanitari, i servizi sociali e le associazioni di genitori: il gruppo delle ‘Mamme Matte’ è ancora pronta ad occuparsene. Sono un gruppo di persone eccezionali che curano gli affidi in attesa di adozione».

La bambina, non essendo stata riconosciuta, può essere subito adottata e due coppie avrebbero già presentato domanda al Tribunale. La casa famiglia di Lido ha sei posti per bambini da zero a tre anni oltre ai due per casi urgenti: sta per arrivare un bambino da Genova, purtroppo con seri problemi di salute: il Comune darà un contributo di poco più di 70 euro al giorno.

«Verserà 500 euro mensili solo in caso di gravi necessità di spostamenti per visite», conclude Tomei. Per il caso della neonata versiliese, il secondo da inizio anno, il comune di Camaiore ha stanziato oltre 12mila euro fino al 30 giugno, cioè 150 euro al giorno.

«E’ una figlia di questa grande comunità che è la Versilia – osserva il sindaco Del Dotto – La sua storia ci ricorda che le difficoltà della quotidianità e del futuro sono ancora troppo presenti. Alla base ci sono le disuguaglianze, in una società annebbiata dalla propaganda del colore della pelle e distratta dal reale tema del nostro tempo: i diritti, dalla casa al lavoro, dalla scuola all’ambiente, dalla giustizia alla dignità umana. Questa nostra figlia è adesso il simbolo della speranza e mi unisco a chi chiede a gran voce di darle una casa, una famiglia, un futuro: il nostro Comune, nel frattempo, farà qualsiasi cosa necessiti».