Navigo apre le porte all’ingresso di nuovi soci

Tra le iniziative un piano di supporto alle start-up per lo sviluppo delle forme di cyber-security navale

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L’assemblea dei soci di Navigo ha approvato il piano strategico per il triennio 2021 – 2023. L’obiettivo è raggiungere duecento imprese associate, mediate l’ingresso, dal prossimo anno, al capitale sociale. Navigo è incaricata dalla Regione Toscana nella direzione di Rete Penta, il soggetto gestore del Distretto Tecnologico per la Nautica e la Portualità Toscana e si occupa del sostegno diretto ad investimenti in startup innovative, e ai servizi legati alla cybersecurity. Le varie attività saranno in autonomia anche rispetto a finanziamenti regionali e con una sinergia di collegamento con altri centri di eccellenza. Importante è il supporto alla Fondazione Isyl e agli istituti tecnici nautici toscani per favorire la formazione professionale e il rapporto scuola-impresa e, anche nell’internazionalizzazione delle aziende, Navigo offrirà sostegno e know-how, oltre ad operare nel potenziamento dei progetti del Consorzio Marine della Toscana, di Yare (evento internazionale dedicato al refit) e, notizia importante, si dedicherà alla riproposizione del Yachting Rendez-vous, allargando la partecipazione a tutte le imprese del settore. Le aree operative sono: relazioni istituzionali e missioni all’estero, gestione progetti nazionali e comunitari, eventi, servizi di mercato e marketing strategico, formazione.

La presidente Katia Balducci ha confermato che “Navigo dimostra di essere una leva di coesione fondamentale per le aziende del settore nautico, con Viareggio capitale. Dall’assemblea è emerso un invito a richiedere alla Regione Toscana risposte sui temi del distretto nautico, sull’escavo del porto di Viareggio e la nomina del segretario della Port Authority, sulla variante al piano regolatore portuale e sullo Yachting Rendez-vous”.

Per il direttore generale Pietro Angelini, “il mercato dei saloni è andato molto bene, la leva competitiva su cui intendiamo operare sarà organizzare la produzione, le macchine 4.0 e la formazione professionale adeguata ai nuovi mestieri. Tante le idee sul tavolo, da quelle sul prodotto a quelle che riguardano nuovi modelli di business per i mercati internazionali”.

Walter Strata