Viareggio, muore il giorno dopo la terza dose di vaccino: la famiglia chiede l'autopsia

Sergio Benedetti, 46 anni, non aveva mai avuto particolari problemi di salute. Sarà effettuata un’autopsia per accertare le cause

Sergio Benedetti, 46 anni, titolare del bar Grecale in Passeggiata

Sergio Benedetti, 46 anni, titolare del bar Grecale in Passeggiata

Viareggio, 31 marzo 2022 - Il giorno prima, lunedì scorso alle 10, era andato a farsi la terza dose, il richiamo del vaccino anti Covid. C’era andato con il solito sorriso sulle labbra, con la voglia di parlare e scherzare con tutti. Il giorno dopo, martedì, è deceduto. A soli 46 anni se n’è andato Sergio Benedetti, titolare del Bar Grecale in Passeggiata e discendente della famiglia che da 75 anni gestisce la pizzeria Athos (dietro al forno oggi c’è il fratello Guglielmo al posto di babbo Romano che se n’è andato nel 2008).

“Martedì si è sentito un po’ male, aveva nausea e mal di testa, e così aveva deciso di andare a letto. Pensavamo fosse normale dopo aver fatto il vaccino, invece, quando la mamma è tornata da fare la spesa, intorno alle 16,30, l’ha trovato esanime. A nulla sono valsi gli sforzi dei medici del 118, che sono stati meravigliosi e hanno tentato di tutto per rianimarlo. Se uno più uno fa due, il dubbio che il vaccino abbia influito sulla morte ce l’abbiamo, vogliamo capire bene le cause del decesso” raccontano i familiari, che hanno chiesto l’autopsia che si svolgerà probabilmente oggi a Lucca. “Era un ragazzo sano – proseguono - non fumava e non beveva e non conosceva neppure il suo medico di famiglia perché in questi ultimi due anni non ne aveva mai avuto bisogno”.

Sergio abitava al Campo d’Aviazione ed era molto conosciuto: aveva un carattere affabile, amava parlare di tutto, soprattutto di musica, letteratura, della sua Viareggio e di calcio. I suoi preferiti erano i gialli di Simenon ed era una sorta di almanacco vivente delle sue passioni: leggeva molto e si dilettava nella scrittura, scriveva racconti per sé e da giovane si era dato anche alla musica, suonando la tastiera e scrivendo canzoni. “Conosceva ogni aspetto del football – ricordano gli amici - ed era un grande tifoso del Viareggio Calcio e del suo Milan, prima che la Fiorentina vendesse Baggio. In quel momento si sentì tradito”. Nel suo bar Grecale c’era perfino un angolo dedicato ai libri per leggere in santa pace. Ma non solo: Sergio era un vulcano di idee e organizzava spesso happening, dalla musica dal vivo fino a presentazioni di libri ed eventi retrò come il Subbuteo. “Addio Sergio, eri veramente una brava persona. Ci mancheranno le tue parole e la tua musica” è l’accorato ricordo dell’amico Alessio, Beatrice ricorda invece come il ragazzo “aveva sempre una parola gentile per tutti” mentre Katia non si dà pace: “mi hai lasciata sola a finire di scrivere”.

Sergio era un ragazzone sano e la sua stazza era grande come il suo cuore: aveva infatti donato i soldi per costruire la statua di Ettore, il Gatto dei pescatori, sul Molo. Prima di aprire il Grecale, aveva lavorato per tanti anni da Athos. La salma sarà sepolta nel Cimitero Comunale del Marco Polo.