Misteriosa morìa di gatti. Sono in corso le analisi

Ritrovate cinque carcasse di animali della colonia felina di Pioppogatto che si trova vicino all’area coinvolta nell’inchiesta sui fanghi tossici

Dandj Frati chiede chiarezza

Dandj Frati chiede chiarezza

Massarosa (Lucca), 7 maggio 2021 - Suscita interrogativi la morte di cinque gatti e la scomparsa di altrettanti animali, tutti ospiti di una Colonia Felina in via di Pioppogatto nelle adiacenze dell’area di via Duccini oggetto dell’inchiesta portata avanti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze relativa al presunto conferimento di rifiuti tossici nel riempimento del cantiere edile. I fatti: dalla Colonia mancano all’appello ben dieci felini, liberi di muoversi nei terreni adiacenti e liberi di abbeverarsi anche nel vicino canale che scorre proprio in prossimità dell’area interessata dall’indagine. Tramite l’Asl, contattata dal dottor Daniele Giannotti incaricato dalla stessa Colonia, tre delle cinque carcasse sono state inviate per le necessarie analisi al Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Pisa e all’Istituto Zooprofilattico sempre di Pisa. "Attendiamo una accurata analisi tossicologica – dice Giannotti – proprio per capire cosa possa aver generato nell’organismo delle bestiole, che comunque già soffrivano di altre patologie, anche un’occlusione renale". Giannotti ed i volontari della Colonia però non si sbottonano: "Fino a che non ci arriveranno i risultati delle analisi non possiamo dare per certo quello che finora per noi è solo un sospetto da verificare".

A dare manforte ai sospetti interviene anche Dandj Frati, presidente dell’associazione Antiusura Antiracket Reagisco Odv e dell’associazione Eleiva Agricoltori e Olivicoltori Massaroresi Aps: "Seguiamo con preoccupazione l’evoluzione delle indagini in corso e che, a seguito dei filmati realizzati dai Carabinieri Forestali, testimonierebbero l’utilizzo di ceneri di scarto della concia (il cosiddetto Keu) provenienti dall’impianto di Pontedera; scarto che sarebbe stato sversato, compromettendo anche la falda acquifera, nell’area industriale di Massarosa. Anche se al momento non siamo al corrente delle cause dei decessi – conclude Frati – invochiamo un forte interessamento da parte di Asl, Comune di Massarosa, Arpat ed Ente Parco che ne è confinante. Ne va della salute di intere collettività".