Nuovo Dpcm, al mercato di Viareggio il passeggio c’è. Gli affari no

Abbiamo trascorso una giornata tra le bancarelle: alle presenze sicuramente numerose non corrispondono altrettanti acquisti

Mercato di Viareggio (foto Umicini)

Mercato di Viareggio (foto Umicini)

Viareggio, 6 novembre 2020 - Se a una prima impressione, vedere via Fratti affollata in un tranquillo giovedì mattina può sembrare del tutto normale, dall’altro non lo è: se pensiamo a tutte le restrizioni che già da oggi vedranno un’ulteriore giro di vite con il nuovo Dpcm. Eppure esistono diverse realtà a seconda dei momenti della giornata, e l’appuntamento con il mercato ambulante è per fortuna salvo. Almeno per il momento. Una circostanza positiva sia per i commercianti ma anche per chi, in tempo di Covid, può avere un’occasione di svago all’aria aperta. Siamo andati a vedere cosa succede, e da una prima stima emerge che il movimento c’è, ma gli incassi di molto ridotti. Insomma, molto passeggio senza fermarsi ai banchi.  

«La situazione è quella che è - afferma Frediano Tedeschi - e dalla crisi del 2008 è un andar più giù. Il Covid poi ci ha messo del suo. Di gente come un tempo non c’è ne è più e soprattutto è meno intenzionata a comprare. Il passeggio di oggi non è infatti paragonabile a quello di un tempo. Di fatto c’è paura per la situazione sanitaria ed economica. Se le persone sono disoccupate non hanno né la voglia né i soldi per comprare. Questo è un dato di fatto. In più siamo una zona gialla al momento, ma non è detto che continui ad essere così. L’estate, certo, in un certo senso è stata una boccata d’ossigeno, però non è che ci fosse più gente di ora. E più che altro ora si va nei mesi invernali e di qui ai mesi estivi, di tempo ne passa".  

«Tutto fin troppo tranquillo - dice Giovanni Pesce , anche lui ambulante - non si vedono infatti grandi affari. Magari le persone stanno a casa e escono il meno possibile, certo a passeggiare un po’ di gente ce ne è, però non a comprare. E il problema non è la paura del virus in quanto tale, le persone non hanno paura a toccare i vestiti. Ma hanno paura in generale. E così gli incassi sono al 50% dello scorso anno. C’è stata, sì, una leggere ripresa in estate, ma niente di eccezionale anche perché il lavoro era principalmente con persone locali. E ora anche con gli ordini, ci si regola di volta in volta. Ora siamo in zona gialla, ma non è detto che continui ad essere così". La pensa così anche un altro ambulante, Massimo Ambrosanio . «Il quadro è molto critico - sostiene - con la paura del virus, la gente non compra più. Sarebbe stato quasi meglio un nuovo lockdown, almeno avremmo avuto la possibilità di qualche sussidio. Qui siamo aperti ma di fatto non si guadagna. Siamo in un semi lockdown. Sicuramente vista la situazione, le persone tendono a risparmiare. Però in questo modo si blocca l’economia e anche tenere aperta un’attività come la nostra ha un costo. Si arriva anche a 1000 euro al mese. Trenta anni fa il suolo pubblico costava 1000 lire, poi negli anni è aumentato sempre più fino alle cifre di oggi. E’ vero che tanti Comuni ce lo hanno levato quest’anno, però il problema rimane".

Poi per Ambrosanio "servirebbero anche degli aiuti in più perché ci troviamo in difficoltà. Anche con gli assortimenti si cerca di non fare troppi ordini, perché è molto rischioso. Se ci fosse un nuovo lockdown come si farebbe poi? D’altronde un calo che si è visto anche questa estate, con la mancanza di turisti. In ogni caso si cerca di andare avanti". Tra chi invece passeggia, Claudio Ghelardoni ha le idee chiare. "La paura c’è, però si continua sempre a venire - dice -. Io e mia moglie abbiamo sempre frequentato il giovedì e continuiamo a farlo anche adesso. Certo, se ci sono tre persone assiepate davanti a un banco, andiamo oltre. Si cerca di stare il più attenti possibile". "Non ho paura - afferma invece Salvatore Giosuè - però vedo troppa gente. Vengo spesso qui e dico che bisogna stare attenti. D’altronde il virus c’è e bisogna farci i conti. Senza stare tanto a pensare né da dove viene e come si è diffuso. L’importante è avere riguardo per sé e per gli altri".  

Alice Gugliantini