Mense, le cuoche nel dramma. Licenziamento alla fine di agosto

Il 31 scadrà l’ultima proroga. Appello della Cgil al Comune

Le quattro cuoche in forza alla ‘Pietrasanta Sviluppo’ resteranno senza lavoro alla fine del mese (foto d’archivio)

Le quattro cuoche in forza alla ‘Pietrasanta Sviluppo’ resteranno senza lavoro alla fine del mese (foto d’archivio)

Pietrasanta, 16 agosto 2018 - Due anni di trattative, confronti e scontri sindacali non sono serviti a nulla. Dal 31 agosto le quattro cuoche delle mense scolastiche in forza alla ‘Pietrasanta Sviluppo’ resteranno senza lavoro, assunzione o proroga del contratto permettendo. La vicenda riguarda persone che erano in servizio come minimo da nove anni, in un caso anche più di dodici. Donne più o meno sui 50 anni, con famiglia, costrette di punto in bianco a guardarsi altrove.

La prima lettera di licenziamento era arrivata a fine giugno, ma la concomitanza dei centri estivi e del relativo appalto (in quanto inferiore ai 40mila euro) ha consentito di affidare loro quel servizio con una proroga fino al 31 agosto, anche per permettere alla nuova amministrazione di insediarsi. Ai primi di agosto però la missiva è tornata in modo spietato, mobilitando per l’ennesima volta Marco Morbidelli, responsabile del terzo settore per la Versilia per la Cgil-Funzione pubblica. «Il 1° settembre ripartirà il servizio – racconta – e quindi significa che ci sono soltanto due settimane per trovare una soluzione. Le più logiche sono l’assunzione, che chiediamo ormai da due anni, oppure un affidamento. Questo perché i tempi per fare un concorso o una gara non ci sono dato che servirebbero come minimo 30 giorni. E’ dal 2016 che si parla del futuro di queste cuoche e sporzionatrici, ma cos’è stato fatto? Mi rivolgo anche alle opposizioni: che state facendo? Sono preoccupato per la politica locale, sembra aver smarrito la concretezza».

Morbidelli tira in ballo una delibera di consiglio comunale dopo che l’ex giunta Lombardi stabilì che la ‘Pietrasanta Sviluppo’ avrebbe dovuto assumere quelle cuoche se ne avesse avuto necessità e se la legge lo avrebbe consentito. «Il Comune sostiene, invece, che va fatto per forza un concorso – va avanti Morbidelli – e questo mi porta a pensare che sono cambiati gli orchestrali, ma la musica è sempre la stessa. Alla ‘Sviluppo’ queste cuoche servono anche perché si sono dimesse due-tre persone. C’è poi una contraddizione che qualcuno dovrà spiegarmi. Sta per scadere anche l’appalto per la pulizia degli uffici del Comune e sembra che la cooperativa verrà confermata. La ‘Sviluppo’ ha chiesto però di prendere quel servizio e le è stato detto che potrà farlo a patto di assumere quel personale: perché loro sì e le cuoche no? Si applicano due pesi e due misure».

Daniele Masseglia