Medici volontari curano i poveri. Ma i fondi scarseggiano

Il servizio si svolge alla Misericordia. "Ora però la Fondazione bancaria ha chiuso i finanziamenti"

I medici volontari

I medici volontari

Viareggio, 5 aprile 2018 - Sos da un gruppo di medici volontari che dal 2009 hanno fondato il Mevv: rischiano di dover chiudere un ambulatorio per extracomunitari, persone senza fissa dimora, anziani poveri, insomma coloro che non possono pagare prestazioni sanitarie né medicinali. Tutti i giovedì dalla 9 alle 12 nei locali della Misericordia, in via Cavallotti 97, senza alcun costo e alcun appuntamento si può trovare un medico generico, un dermatologo, uno pneumologo, un chirurgo, un ortopedico, un dentista, un oculista, pronti per i vari bisogni.

"L’80 per cento delle persone che si presentano sono extracomunitari, ma anche anziani in difficoltà a pagarsi i farmaci – dice Alessandro Salvati, dermatologo – mentre noi attraverso una convenzione con una farmacia e un po’ di donazioni di medicinali, riusciamo a coprire i bisogni". O meglio riuscivano, perché la preoccupazioni del Mevv è proprio quella di dover chiudere l’ambulatorio, venendo a mancare il sostegno di una nota fondazione bancaria della provincia di Lucca. I diecimila euro devoluti fino al 2017 erano infatti indispensabili per il servizio: gran parte dei soldi se ne andavano per i farmaci odontoiatrici, senza la donazione, il dentista, ad esempio, non potrebbe più agire.

"Oltre alle prestazioni puramente sanitarie non possiamo ignorare del tutto le esigenze elementari delle persone che si rivolgono a noi:l’igiene del corpo, i servizi di barberia, le docce calde gratuite, qualche minimo sostegno sociale e psicologico verso una categoria di bisognosi assoluti, di qualsiasi nazionalità e religione, compresi ovviamente i nostri concittadini – aggiunge il presidente dell’associazione, Mauro Miele, famoso ortopedico in pensione – Nel 2017 abbiamo realizzato circa 1500 prestazioni sanitarie nelle varie branche mediche e quest’anno avremmo in progetto di potenziare le nostre attività, ma molte ombre si stanno profilando a proposito dei nostri soci sostenitori e, soprattutto da parte della principale fonte finanziaria tradizionale. Perciò chiediamo soccorso a chi crede nella nostra impresa: sarebbe veramente triste chiudere l’ambulatorio che rappresenta per qualcuno un preciso punto di riferimento settimanale".

Nei primi anni persino Andrea Bocelli si era mosso con un concerto che ha permesso al Mevv di andare avanti per qualche periodo. All’inizio l’accoglienza avveniva proprio dentro la stazione ferroviaria, ma una raccolta di firme degli abitanti della zona la fece interrompere; così come il Camper della solidarietà che ha resistito sei anni, poi il Comune lo ha rivoluto indietro.

Adesso con l’apertura della farmacia in piazza Dante, dovrebbe essere previsto un help center almeno una volta alla settimana e persino una Casa per donne sole con bambini, in spazi messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato. Nel frattempo però anche l’ambulatorio per i migranti alla Croce Verde è stato chiuso dall’Asl e quindi è rimasto solo l’ambulatorio del Mevv che nei casi gravi può anche inviare al Pronto Soccorso del Versilia. Chi volesse dare un sostegno all’ambulatorio, può rivolgersi al presidente [email protected], oppure servirsi dell’Iban IT80C0503470150000000000598.