Il Maki si sposta nel vicino Tantra. Al suo posto una churrascaria

Diventa a tutti gli effetti un locale da ballo al posto della lap dance

Il Maki Maki si sposta all’ex Tantra Bar

Il Maki Maki si sposta all’ex Tantra Bar

Viareggio, 14 febbraio 2017 - IL MAKI MAKI cambia pelle. Il locale di Emiliano Cerri e Edoardo Berti si sposta al vicino ex Tantra bar e diventa a tutti gli effetti discoteca: al suo posto sarà inaugurata invece la prima churrascheria di tutta la costa (la più vicina, in linea d’aria, è a Genova). Da giorni sono stati infatti avviati i lavori di completa revisione interna degli spazi e degli arredi dell’ex night club Tantra. Via dunque i pali per la lap dance e i privè, per lasciar campo al ‘Maki Maki style’: avendo il fondo la licenza da ballo, ecco che sarà possibile finalmente spogliare il Maki dalle vesti di ristorante e cocktail bar, per farne una disco-chic, con dj internazionali, feste a tema e spettacoli indirizzati come sempre ad un target adulto.

Il debutto (ancora non è deciso quale sarà il nome del ‘nuovo’ Maki) è previsto a metà aprile. Da quel momento Cerri&Berti avvieranno a ruota i lavori nel fondo liberato, che ospiterà una churrascheria, proponendo quindi piatti tipici del sud America ma sempre con un mood sofisticato e non nella più rustica formula che caratterizza la ristorazione latina. I due imprenditori dunque optano per il rilancio, dopo aver lungo tentennato sulla possibilità di abbandonare Viareggio. «In effetti – ammette Emiliano Cerri – volevamo trasferire il Maki Maki al Lido o a Marina di Pietrasanta: eravamo arrivati ad un punto di svolta dopo sei anni di questa consolidata avventura. Alla fine abbiamo deciso di restare e, anzi, raddoppiare la scommessa, dopo un’attenta analisi di ciò che ancora manca in zona. Infatti all’ex Tantra sarà dirottato tutto lo staff Maki...che diventerà ‘ancora più Maki’ con discoteca pura e un corner american bar per i cocktail. Decisamente l’unica formula del genere in tutta Viareggio».

«COSÌ come sarà la prima volta – aggiunge Cerri – che dalle ceneri del Maki sorgerà una churrascaria, quindi un ristorante al 100%, con musica solo in sottofondo. Credo che in questo modo sia possibile dare nuova vita al Vialone, e la recente riapertura anche del Giordano Bruno guarda in questa direzione.

L’auspicio è che anche gli altri locali, da tempo chiusi, possano tornare a proporre quell’intrattenimento che per anni ha caratterizzato questo scampolo della Darsena».

Francesca Navari