"Lo stadio sarà pronto entro la fine del 2024"

L’architetto De Martino ha presentato l’elaborato definitivo con gli assessori Pierucci e Salemi. I lavori previsti valgono quasi 10 milioni

Migration

di Daniele Mannocchi

Lo Stadio dei Pini potrebbe riaprire, nella migliore delle ipotesi, entro la fine del 2024. Quando c’è di mezzo la burocrazia, però, è sempre bene ricordare quel che succede al poveraccio che "vive sperando".

Ieri, in municipio, in una sala di rappresentanza gremita, è stato presentato il tanto atteso progetto definitivo per la restituzione alla città del ’Torquato Bresciani’, un’operazione da 9,6 milioni di euro finanziata per 3,84 milioni con fondi del Pnrr e, per la fetta restante, con risorse proprie del Comune. Il sindaco Del Ghingaro non c’era. L’onere è dunque toccato agli assessori Rodolfo Salemi (sport) e Federico Pierucci (lavori pubblici), affiancati dall’architetto Giuseppe De Martino che ha illustrato nel dettaglio dove saranno concentrati gli interventi.

Con le dovute cautele, Pierucci ha provato a rispondere alla domanda più pressante, quella sui tempi di attuazione che, a quattro anni e mezzo dall’ultima partita disputata allo stadio, sono considerati con una certa urgenza. "Entro un mese e mezzo il progetto diverrà esecutivo – ha assicurato l’assessore – e i lavori andranno a gara entro dicembre che significa, salvo complicazioni che non dipendono da noi, vedere i primi cantieri intorno a giugno". Se a questo dato sommiamo i tempi effettivi dei lavori, stimati da De Martino, nell’ipotesi più ottimistica, in 14 mesi, ecco che voliamo dritti all’ottobre del 2024. Ci sarà la possibilità, però, di rimettere in funzione lo stadio anche a lavori in corso, un po’ come accaduto a Cagliari. Con un po’ di fortuna, dunque, l’impianto potrebbe tornare operativo per la stagione 2425: tra due anni.

Nello specifico, il nuovo stadio avrà una capienza di 3.750 posti (1.784 nella tribuna principale, 1.750 nella nuova gradinata e 13 dedicati ai disabili, più altrettanti per gli accompagnatori), con la possibilità di aumentarli in via temporanea, in base alle esigenze, aggiungendo dei moduli laterali. Del vecchio impianto saranno conservate le linee e le forme; per il resto, sarà rinnovato quasi completamente: ci sarà una nuova piazza all’ingresso a ovest; le tribune saranno rivestite da una ’pelle’ in varie tonalità di grigio, che richiamerà i rombi del vestito di Burlamacco; i locali saranno ristrutturati; i seggiolini cambiati per intero con uno schema policromatico (dal bianco all’azzurro) e sarà sostituita l’illuminazione con impianti a led. A proposito di energia: il nuovo stadio sarà studiato per essere, nei limiti del possibile, il più ’autosufficiente’ possibile, con pannelli solari e vasche di raccolta per le acque piovane.

Dal punto di vista sportivo, saranno rifatti sia il campo che la pista di atletica: il primo resterà in manto erboso per garantire la fruibilità da parte di tutte le discipline dell’atletca; la seconda sarà in una tonalità di azzurro. Punto interrogativo, per ora, sui locali delle nuove gradinate: le ipotesi sono nuovi uffici, un museo dello sport oppure spazi adibiti al pugilato. E anche per la gestione dell’impianto, ogni decisione è rimandata alla vigilia dell’inaugurazione.