Si sente male durante la partita di calcetto, muore poco dopo in ospedale: aveva 29 anni

Il giovane appena entrato in campo ha accusato dei dolori al petto

Un'ambulanza (Foto di archivio)

Un'ambulanza (Foto di archivio)

Camaiore, 11 settembre 2019 - Era andato al Ctl per la più classica delle partite di calcetto fra amici. Una serata di festa trasformata in tragedia per un giovane di 29 anni che ha accusato un malore in campo. Giuseppe Sorrenti, ragazzo siciliano attualmente residente a Camaiore per motivi di lavoro, è deceduto poche ore dopo l’arrivo al Pronto Soccorso. A nulla sono serviti i disperati tentativi di tenerlo in vita.

Giuseppe, al termine della giornata di lavoro, si era ritrovato insieme ad alcuni colleghi e amici al Ctl alle 19,30 per la classica partitella fra amici. Nulla di ufficiale né di agonistico. Giusto un’ora di svago, per divertirsi, per prendersi in giro e andare poi tutti insieme a cena. Ma pochi minuti dopo che era iniziata la partita, il ragazzo ha accusato dei dolori al petto. Un fastidio anomalo, più che un dolore lancinante. Ma un fastidio che lo ha costretto a fermarsi e a dire agli amici che non si sentiva bene. Accompagnato dagli stessi amici della partitella, è andato quindi nella direzione-bar della struttura di Lido di Camaiore. E da qui hanno chiamato il 118.

Ambulanza della Misericordia di Lido di Camaiore e automedica sono giunte sul posto. Il ragazzo, ancora cosciente e lucido, è stato visitato. Quindi la scelta di andare in ospedale, ma al quel punto il giovane ha accusato un altro forte attacco che lo ha portato in arresto cardiaco. Sono stati momenti concitati. E’ stato utilizzato il defibrillatore con i medici e gli infermieri che hanno cercato di rianimarlo. Il giovane è stato intubato e portato al Pronto Soccorso dell’ospedale in codice rosso. Purtroppo da quel malore fatale, Giuseppe Sorrenti non si è più ripreso. Dopo un’ora di rianimazione avanzata in Pronto Soccorso, i medici hanno dichiarato l’avvenuto decesso poco prima delle 22. Sono stati gli stessi medici del Pronto Soccorso ad avvertire il padre in Sicilia dell’improvvisa morte di suo figlio, nonostante tutti i tentativi messi in atto in ospedale per salvargli la vita. Giuseppe Sorrenti viene descritto dagli amici come un gran lavoratore. Hanno le lacrime agli occhi e non sanno spiegarsi come sia potuto capitare. «Non può essere vero – ripetono all’infinito – ci siamo ritrovati per giocare a pallone e adesso siamo a piangere un amico».

Originario della Sicilia, Giuseppe Sorrenti lavora per una ditta edile siciliana che impiega personale per dei lavori in Versilia. Il calcio era la sua passione e quando gli hanno proposto di fare una partitella non ha saputo dire di no. Oggi l’autorità inquirente deciderà se effettuare oppure no l’autopsia.