Libere donne a Maggiano. Gli studenti del "Chini" alla scoperta di Tobino

Stamani l’inaugurazione della mostra con i materiali realizzati dal liceo. L’esposizione sarà trasferita nell’istituto del Lido dal 13 al 16 dicembre.

Libere donne a Maggiano. Gli studenti del "Chini" alla scoperta di Tobino

Libere donne a Maggiano. Gli studenti del "Chini" alla scoperta di Tobino

Gli studenti del Liceo Chini Michelangelo di Lido protagonisti di un importante evento didattico e artistico. Oggi alle 10.30 all’ex ospedale psichiatrico di Maggiano si inagura la mostra “Donne internate a Maggiano. L’arrivo di Mario Tobino e le libere donne 1943-1952”. Progetto di ricerca e didattica promosso dall’Associazione Scritture femminili, memorie di donne da un’idea di Alessandra Celi e Luciana Vietina per i 70 anni dalla pubblicazione de ‘Le libere donne di Magliano’. Il percorso espositivo è arricchito dall’apporto del Fondo dell’artista Fidia Palla, è a cura di Alessandra Celi, Giulia Talini e Luciana Vietina e realizzato grazie al sostegno di Soroptmist International Club Apuania e della Fondazione Mario Tobino. Il progetto ha impegnato una quarantina di studenti : le classi IV B e V A del percorso scienze umane. A seguire il lavoro degli studenti sono state Maria Cristina Berti, docente referente della scuola, che ha come dirigente scolastica Monica Biagi, con le docenti Simona Bandettini e Luciana Vietina. La mostra, concepita come itinerante, si trasferisce il 13 dicembre al Liceo Chini dove resterà fino al 16 dicembre.

Il percorso espositivo vuole riportare alla luce storie di donne chiuse fra le mura di un ospedale psichiatrico nei tempi difficili della guerra e dell’immediato dopoguerra. La mostra, concepita come itinerante, per l’inaugurazione di oggi è accompagnata da uno spettacolo in musica e parole a cura della cantautrice Leti. L’attività didattica, che ha coinvolto le due classi del Liceo Chini nella scoperta di documenti coinvolgenti come quelli contenuti in un archivio di ospedale psichiatrico si è realizzata grazie al bando della Regione Toscana “Progetti educativi zonali” che prevede un’attenzione particolare al contrasto agli stereotipi di genere. Partendo da parole chiave come pandemia, fragilità e pregiudizio, gli studenti hanno individuato analogie fra la loro realtà e quella delle ricoverate.

A questo si è affiancata la lettura del volume di Tobino e la scelta di brani che sono stati interpretati e costituiscono i podcast del percorso espositivo che si si è arricchito dell’apporto del Fondo dell’artista Fidia Palla, conservato dalla nipote Giulia Talini. L’artista fu ricoverato a Maggiano dal 1924 fino alla morte nel 1944, lasciando numerosi disegni dell’ambiente in cui era stato costretto: una testimonianza preziosa del contesto in cui vissero anche le donne studiate nel percorso. La mostra si apre con quattro foto, Vite dentro, di Ubaldo Lorenzo Dati, una riflessione sulla perdita della libertà, ieri e oggi. E’ arricchita da un video di Alessandro Colle. I ritratti immaginari-immaginati sono stati realizzati in un laboratorio in collaborazione con Alessandro Coltri, docente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Maria Nudi