Lanterna cinese piomba su un bagno. Bruciata la tenda, paura tra i clienti

"Per fortuna c’era una festa. Avrebbe potuto andare tutto a fuoco"

Loredana Caridi mostra i resti della lanterna cinese caduta durante la festa

Loredana Caridi mostra i resti della lanterna cinese caduta durante la festa

Viareggio, 17 settembre 2018 - Lanterne rosse: belle, esotiche e affascinanti. Anche pericolose: sabato notte una di queste mongolfiere minaturizzate s’è abbattuta sul Bagno Giorgia e solo per caso non ha appiccato un incendio. Se fosse finita ancora accesa sulla Pineta, poche decine di metri più in là, avrebbe provocato un disastro. E non è la prima volta che sulla Marina vengono lanciate queste «attrazioni».

Al bagno Giorgia era in corso una festicciola della clientela. Cena, torte, chiacchiere. All’improvviso, verso la mezzanotte, alcuni partecipanti hanno visto scendere giù la lanterna cinese con la fiamma ancora accesa. Ma non pensavano che finisse sulle loro teste. In un attimo s’è schiantata sulla tenda del ristorante, affacciata sulla piscina e collegata alla veranda del bar e del vagone direzione. Tra i presenti c’era Ennio Bonomo, direttore dei Cantieri Codecasa, con la famiglia: «Tutti sono corsi a portare via i bambini che erano sotto la tenda. Mentre si levavano le fiamme abbiamo cominciato a tirare l’acqua delle bottiglie. Poi è arrivato il bagnino con una sistola. C’è stato un bello spavento».

Ancora sconcertati, ieri, due dei titolari del Giorgia, Pino Caridi e la moglie Loredana: «E’ una cosa assurda. Il fuoco è stato subito spento, e la tenda, comunque rovinata, ha solo un buco coi segni azzurri della fiammata. Ma cosa sarebbe successo se questa cosa fosse caduta in testa a un bambino? Non è la prima volta che sul Vialone accendono le lanterne cinesi, tutti pensano che la notte il vento di terra le spinga in mare. Invece c’era brezza di mare e è caduta sul bagno, accesa, e se non ci fosse stato nessuno avrebbe potuto bruciare tutto. E se il vento l’avesse spinta in Pineta?».

E’la leggerezza dell’aria calda rispetto all’aria circostante che fa volare le lanterne cinesi. L’aria è scaldata da un fornelletto con la fiamma alimentata da liquido infiammabile. Non sempre però queste cose restano in alto finché la fiamma non si spenge. Basta una ventata anomala, un cambio della corrente, e il gioco è fatto. Stavolta è andata bene. Ma far decollare queste fiammelle ambulanti tra i bagni di legno e la Macchia Lucchese può essere un’idea luminosa, ma non proprio brillante.