Ladri buongustai fanno razzie sulla Terrazza

Saccheggiati bar e ristoranti di almeno cinque stabilimenti balneari. Rubati vini, liquori, computer palmari e fondo cassa

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Hanno divorato una settantina di gelati, "ho contato le cartacce lasciate sulla spiaggia" racconta Martinelli del bagno Aurora sulla Terrazza della Repubblica. Non ha fatto nemmeno in tempo ad inaugurare la gestione del bar, completamente rinnovato, che i ladri sono entrati, hanno banchettato e hanno messo tutto a soqquadro.

Poi hanno svuotato il frigorifero, fatto razzia di alcolici, di lecca-lecca “chupa chups“ e rubato anche il palmare con cui il ristorante gestisce le comande, le ordinazioni dei clienti che con un clic arrivano direttamente alle cucina. "Un apparecchio che ho pagato 700 euro, e per cui non sono neppure assicurato" dice Martinelli. I malviventi (per riuscire a mangiare 70 gelati devono esser stati in più di uno) sono riusciti ad aprire anche la cassa, "ma dentro non ci avevo lasciato nemmeno un centesimo. Quindi l’hanno buttata sulla spiaggia, vuota come l’avevano trovata".

Il suo bagno è stato soltanto il primo di un raid che la scorsa notte ha colpito a catena cinque stabilimenti balneari: oltre all’Aurora, anche il bagno Sauro, il Teresita, poi il Genova e il Lita dove i ladri hanno provato ad entrare ma senza riuscirci. Fortunatamente. Sono andati a colpo diretto verso i ristoranti, tutti di alto livello e con pregiate cantine di vini e liquori. Per entrare, o comunque per provare a farlo, hanno utilizzato della sbarre di ferro, trovate nei vagoni delle cabine, e l’hanno utilizzate come un piede di porco per forzare le porte.

"Quando di prima mattina siamo arrivati al bagno – racconta Riccardo Marando, che proprio da quest’anno ha preso in gestione il bagno Sauro – abbiamo trovato la serratura manomessa e decine di gelati sparsi sul pavimento. Proprio la mattina era arrivato il nuovo assortimento". Anche da qui ladri hanno portato via bottiglie di vino, patatine e hanno trovato nel registratore qualche soldo rimasto come fondo cassa.

Su questi episodi indagano adesso gli uomini della Polizia Scientifica, che ieri mattina hanno raccolto le impronte e tutte le tracce utili per risalire agli autori del raid. In riva al mare resta ll’amarezza dopo un brusco risveglio: "Tutti gli anni, almeno gli ultimi quattro o cinque, subiamo questo tipo di colpi. Ma ripartiamo, come abbiamo sempre fatto – conclude Martinelli –. In questa zona servirebbe però un servizio di controllo e vigilanza, e consiglio ai miei colleghi di dotarsi di un buon allarme per provare a prevenire altre furti e altre spaccate".

Martina Del Chicca