La spesa diventa un grande dono "La povertà cresce, chi può aiuti"

Decine di volontari impegnati per la colletta del Banco Alimentare, e la Versilia risponde all’appello

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di Martina Del Chicca

Allunga la busta della spesa verso i volontari del Banco Alimentare, e si dispiace per non poter fare di più: "Questo – dice l’anziana – è tutto quello che posso...". Dentro ci sono due confezioni di pasta, fagioli in scatola, qualche lattina di tonno, latte in polvere e omogeneizzati. La pensione è sempre la stessa, ma le bollette sono aumentate "e l’inverno è lungo. Sono molto preoccupata. Speriamo davvero che sia un buon Natale per tutti, e grazie per tutto quello che fate" aggiunge lasciando il suo dono, tra le mani dei volontari, fuori dal supermercato.

La giornata nazionale dedicata alla colletta del Banco Alimentare – celebrata ieri in tutta Italia, e che ha coinvolto diciannove supermercati in Versilia – testimonia le ansie, ma anche l’infinita generosità che contraddistingue questo periodo così complesso. A coordinare l’iniziativa, sul nostro territorio, è Sirio Orselli, presidente dell’associazione ’Il Germoglio“ che a Viareggio si fa carico di sostenere oltre 280 nuclei familiari in difficoltà economica. Con il furgone ieri Orselli ha macinato decine e decine di chilometri, da Viareggio a Pietrasanta, passando per Camaiore e Massarosa, per caricare tutte le buste della spesa donata e che sarà raccolta nel magazzino comunale agli ex Macelli, che l’amministrazione viareggina ha concesso a titolo gratuito fino al 12 gennaio. "Poi – spiega – nei prossimi giorni saranno distribuite alle onlus del territorio che si occupano di sostenere le famiglie che hanno bisogno".

E sono sempre di più le persone che precipitano oltre la soglia dellea povertà, quelle che fino a ieri, con sacrificio, riuscivano a far quadrare i conti rinunciando al superfluo. Ma che, a causa dei rincari diffusi, adesso non riescono a permettersi nemmeno il necessario per vivere. "Durante l’ultima raccolta alimentare fatta dalla nostra associazione – racconta Orselli – abbiamo stimato una calo delle donazioni intorno al 15%. Questo dato non è indicativo di una minore attenzione nei confronti del prossimo, ma rappresenta purtroppo la precarietà del momento di forte crisi che non risparmia neppure chi, fino a qualche mese, fa godeva di una certa stabilità".

E non capita di rado che persone che mai hanno bussato alle porta del “Germoglio“, adesso si presentino chiedendo aiuto. "Per far fronte ad un’emergenza, che – prosegue – per lo più si apre per il conto troppo alto delle bollette. Ed è straziante pensarci. Per questo è importante che chi può permetterselo faccia concretamente qualcosa per gli altri".

Lo scorso anno in Versilia furono raccolti circa 15mila chilogrammi di pasta, di olio, di biscotti, di legumi in scatola, di omogenizzati, di conserve e di tutto ciò che può aiutare a riempire le dispense vuote. L’equivalente di 30mila pasti (1 pasto corrisponde a un mix di 500 grammi di alimenti in base ai Larn, i Livelli di assunzione dirRiferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) per un controvalore economico di circa 50mila euro.

"Appena avremo stoccato tutti gli alimenti raccolti sapremo com’è andata questa giornata – conclude Orselli, al termine della giornata che ha mobilitata oltre cento volontari –. Ma spostandomi tra i vari centri di raccolta posso dire che ho visto tanti gesti concreti di solidarietà, nonostante le difficoltà che, chi più e chi meno, tanti stanno attraversando".