La pazza gioia della Serie B

La pazza gioia  della Serie B

La pazza gioia della Serie B

Non fu solo una partita di calcio, lo spareggio in campo neutro all’Ardenza di Livorno, con in palio la promozione in serie B. Quel 21 maggio 1933, novanta anni fa tondi tondi, la sfida fra Lucchese e Viareggio fu un altro capitolo della secolare rivalità in tutti i campi fra il capoluogo “murato” e il comune “vassallo” controvoglia, animato da spinte indipendentiste. Ma c’è di più: in quella partita seguita da oltre ventimila spettatori con molti tifosi viareggini che raggiunsero Livorno imbarcati su pescherecci, c’era sempre vivo il ricordo di quel che era accaduto tredici anni prima: il derby fra Viareggio e Lucchese del 2 maggio 1920, marchiato dalla morte di un tifoso-dirigente viareggino, Augusto Morganti, che fu la scintilla delle “Giornate rosse” di Viareggio. Non che all’Ardenza i calciatori viareggini entrassero in campo al grido guerriero di “ricordatevi di Morganti”, ispirandosi al “ricordatevi di Alamo” con cui l’esercito indipendentista del Texas sconfisse l’esercito messicano che anni prima aveva massacrato i volontari che difendevano il fortino; niente di tutto questo, ma è innegabile che sentissero il peso psicologico della sfida. "La gente di Viareggio voleva la vittoria a tutti i costi" ha sempre ricordato Andrea Giordani, l’ultimo giocatore bianconero di quella squadra a lasciare la vita terrena. La partita fu così un contenitore di tecnica ma soprattutto di agonismo e adrenalina, tifo alle stelle, sfottò, rischi di incidenti anche perché la Lucchese al 15’ del primo tempo passò in vantaggio con un gol di Montaldo. Le cronache dell’epoca ricordano che i rossoneri fallirono più volte il gol del raddoppio. Le parate miracolose di Ameglio Palonti tennero a galla i bianconeri viareggini che nell’ultimo quarto d’ora, quando la fatica cominciava a farsi sentire, trovarono nell’arco di centoventi secondi prima il gol del pareggio e poi quello del sorpasso. Fu Vinicio Viani, per tutti “Garone”, l’uomo della Provvidenza. La vendetta sportiva era servita. Viareggio, ebbra di gioia, si ritrovò dunque in serie B, ma più che la promozione, contava avere saldato il conto sportivo con la Lucchese. La pazza gioia, che solo certe imprese sportive riescono a generare spontaneamente regalando momenti indimenticabili. Così per i ragazzi viareggini dell’epoca la formazione "Palonti, Giorgetti, Riparbelli, Della Latta, Pasquinucci, Puccioni, Patalani, Lippi, Viani, Biagi, Giordani" diventò la filastrocca che nei mesi successivi accompagnò le loro partite in strada, al Piazzone o al Polisportivo del Littorio.