La nautica tiene nonostante i venti di crisi

Nel rapporto semestrale di Confindustria il comparto mostra solidità. Il 44% delle imprese indica una crescita del fatturato

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La Confindustria Nautica nazionale, con il presidente Saverio Cecchi, che siede anche nel consiglio di amministrazione di Fipa Maiora, ha illustrato le stime dell’andamento del mercato nautico nel 2020, al quale contribuiscono in modo sostanziale i cantieri viareggini, sia come “immagine” e “storia” da più di 60 anni ad oggi, sia come fatturato effettivo e capacità di aggregazione delle migliori “menti”, oltre alla mano d’opera qualificata. Il trend di crescita “viareggino” nel breve medio periodo è ben evidente sui mercati internazionali, ora che la “voglia di barca” è forte come mai prima. L’attenzione è quasi tutta rivolta ai motoryacht, mentre la vela (e motore) è in quota esigua.

Presidente Cecchi, quali sono i dati più significativi della nautica da diporto italiana?

"Il 44% delle aziende indica una crescita del fatturato e il 41% stima una contrazione. Comunque la previsione del bilancio 2020 si attesta ai 4,8 miliardi euro in quanto a fatturato globale del settore, mentre per la portualità e i servizi, a causa della impossibilità di trasferimenti da e per l’estero, viene segnalata una riduzione del volume. Nel charter nautico, due imprese su tre dichiarano un 20% in meno rispetto al 2019. Invece, in riferimento previsionale sull’anno in corso, le aziende pensano ad un aumento del fatturato, con una piccola parte, il 7%, che invece stima una riduzione".

E per quanto riguarda il resto del settore?

"Abbiamo rilevato una sostanziale parità di vedute, tra aumento e contrazione del mercato, nel comparto accessori e motori, mentre per i porti turistici, chiamati marine, la previsione è di una lieve crescita, così come si pensa avverrà per i noli e il charter".

E’ confermata la leadership nazionale nelle costruzioni oltre i 24 metri?

"Certamente. Abbiamo 407 yacht in costruzione su di un totale di 821 nel mondo, con il maggior numero di ordinazioni dal 2009. La quota italiana è del 50% rispetto agli altri paesi produttori. E anche il comparto del leasing nautico è tornato a crescere nel 2020, arrivando a quota 594 milioni, cioè il 16% in più rispetto al 2019. Un risultato eccellente, se si pensa che la quota predominante del settore è in capo alla nautica da diporto, che copre il 96%, registrando un aumento in numero e in valore".

Perchè e importante avere la nautica italiana in cifre?

"La pubblicazione della nuova edizione di “Monitor“, così si chiama il rapporto, è un momento importante per il mercato. E’ infatti un quadro puntuale dello stato di salute del mercato nautico italiano, fotografa in maniera dettagliata la situazione a metà dell’anno nautico. Consideriamo un valore fondamentale sostenere gli imprenditori del settore, consentendo loro di operare con piena consapevolezza di dati e tendenze, a maggior ragione in un periodo di grande complessità come quello che stiamo vivendo".

Walter Strata