La dinastia degli Angeli sbocciata negli Usa

Cent’anni fa la partenza di Gino. Il figlio Aurelio ideò il dessert Versilia

Migration

Cento anni fa un giovane di Massarosa, Gino Angeli, sbarcò ad Ellis Island, New York, in “cerca di fortuna” (come di diceva allora). Nell’ isola “delle lacrime” Gino rimase, come gli altri passeggeri arrivati nel nuovo mondo a bordo del transatlantico Conte Rosso, per tutta la prevista quarantena. Dopo tale permanenza, comune ad un numero incredibile di immigrati che speravano in “una nuova vita”, dopo avere vissuto poveramente nell’Italia di inizio ’900, Gino fu avviato a cinquemila chilometri da New York, in California, dove iniziò a fare il boscaiolo, presso una delle più grandi industrie, la Ahmmond & Little River Redwood Co. Ltd. di Samoa, sulla costa del Pacifico a nord di San Francisco, dove c’erano le sterminate foreste di sequoia (red wood) che migliaia di immigrati italiani hanno tagliato, lavorato, utilizzato per le costruzioni, per le traversine delle ferrovie e per tanti altri impieghi. La voglia di crearsi una rendita sicura portò Gino in pochi anni a diventare capo squadra, in modo da poter ritornare più volte a Massarosa dall’amata moglie Serafina Cortopassi e dai figli: Giovanni, Michele, Natale, Alfio e Aurelio. Nel 1939 rientrò definitivamente a casa, per affrontare l’ormai imminente guerra e per accudire e tenere al sicuro la famiglia.

Tra i suoi figli, Alfio ha fatto per decine di anni il cuoco, portando sempre il gusto e le tradizioni della cucina versiliese. E ha fondato nel 1968 la rosticceria Angeli in via Cavallotti angolo via Fratti, che mantiene con successo i menu più gustosi della nostra tavola. Aurelio è stato l’ideatore nel 1956 del famoso Dessert Versilia il semifreddo che non ha certo bisogno di presentazioni tanto è stato il successo, che continua oggi.

Walter Strata