L’incognita Perini Navi

Il sindacato teme tagli all’occupazione a seguito della ristrutturazione dei debiti e dell’acquisizione

Il futuro dei lavoratori di Perini, dopo la richiesta di ristrutturazione del debito presentata al il Tribunale di Lucca, preoccupa la Cgil. Che stimola l’intervento di Comune e Regione, "Possibile che non abbiano niente da dire? Possibile – chiedono Nicola Riva e Mauro Rossi della segreteria provinciale della Fiom – che si limitino al ruolo di spettatori e abbiano rinunciato a qualsiasi protagonismo nell’interesse della città?".

Perini Navi è un marchio storico di Viareggio, dove è insediata fin dalle sue origini. "E’ ormai certificato che stia vivendo un periodo di grosse difficoltà finanziarie – spiegano i sindacalisti – ed ha, da qualche settimana, fatto istanza al Tribunale per una ristrutturazione dei propri debiti. In questa operazione sembra scontato l’intervento di una qualche altra società che possa portare capitale e rilevare quote importanti, prefigurando un vero e proprio cambio di proprietà. Da parte di Perini si è evidenziata la preferenza per un investitore industriale, e questo a

nostro avviso è un bene. La società San Lorenzo, tra i leaders mondiali delle imbarcazioni da diporto e già presente sul territorio viareggino, si è dichiarata pubblicamente interessata a questa operazione. Si è anche saputo – aggiungono i rappresentanti della Cgil – che il piano a cui si sta lavorando prevederebbe la continuità dell’attività aziendale con una eventuale dismissione di assets non ritenuti più strategici. Tradotto, questo significa ridimensionamento di attività e quasi certa riduzione di personale. In tutta questa situazione non abbiamo sentito ancora una parola da parte Autorità Portuale, che pure avrebbe il compito di governare quanto avviene in area portuale, né dal Comune o dalla Regione. Se però si stanno muovendo – concludono Riva e Rossi – sarebbe giusto che lo facessero in modo pubblico e trasparente".