Investito dal treno, fugge col braccio rotto

Una scia di sangue ha condotto la polizia a casa della vittima che aveva attivato il 118 dicendo di aver avuto un incidente domestico

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Ha pericolosamente attraversato in tutta fretta i binari della ferrovia in zona Bufalina nelle vicinanze della stazione di Torre del Lago, ma questo non gli ha impedito ieri pomeriggio attorno alle 15, di evitare l’impatto con un treno in transito nella direttrice Pisa-Viareggio. Ferito a un braccio, invece di fermarsi, si è allontanato in tutta fretta senza aspettare i soccorsi. Soccorsi che ha invece attivato lui stesso da casa (non distante dalla stazione) dicendo all’operatore del 118 di essersi fatto male a un braccio (dove si è procurato una frattura) in un incidente domestico.

La polizia ha ricostruito nel tardo pomeriggio l’accaduto che sul momento aveva assunto invece i contorni di un giallo: il macchinista aveva visto la persona attraversare i binari e aveva sentito un colpo. Per questo aveva fermato il convoglio attivando i soccorsi. Il problema era che la persona si era allontanata e per questo gli agenti della Polfer non avevano trovato nulla lungo i binari. Nulla eccetto delle flebili tracce di sangue che sono state rinvenute nei pressi dell’ex passaggio a livello vicino a una vecchia rete di recinzione rotta. Tracce che poi proseguivano in via Primo Maggio vicino all’abitazione dell’uomo, un cinquantenne residente a Torre del Lago. La polizia ha quel punto ha abbandonato le ricerche lungo i binari e si è concentrato su quell’abitazione da dove nel frattempo era partita una telefonata al 118 per un presunto incidente domestico e una frattura al braccio. L’uomo è stato portato in ospedale per ricomporre la frattura e per ulteriori accertamenti. Dovrà poi spiegare alla polizia il motivo del suo comportamento prima e dopo l’incidente.

E’ stato dunque risolto in poche ore un mistero che comunque nel primo pomeriggio aveva paralizzato il traffico ferroviario della linea tirrenica in entrambe le direzioni di marcia. Tutti i convogli sono stati fermati dalle 15 fino alle 16,45 quando è stato dato nuovamente l’assenso a ripartire. Il tutto ha scatenato la rabbia e il risentimento dei passeggeri, molti dei quali – pendolari del lavoro – hanno perso le coincidenze.

Resta inoltre aperta più che mai la questione della sicurezza di quel tratto ferroviario della Bufalina, già teatro in passato di incidenti ferroviari mortali, con i treni ’costretti’ a ridurre la velocità per evitare di investire chi transita ai margini dei binari. Il più delle volte per acquistare o vendere droga.

Paolo Di Grazia