Intossicati dal monossido di carbonio, "siamo salvi per miracolo"

Il racconto di una donna che vive nel condominio della Migliarina

La palazzina dove sono rimasti intossicate decine di persone

La palazzina dove sono rimasti intossicate decine di persone

Viareggio, 19 novembre 2018 - "Mi ha salvata Leo, grazie a lui sono uscita di casa. Altrimenti, se fossi rimasta poco più a lungo, quel gas...". Non riesce a dirlo. Ma l’avrebbe uccisa. In casa di Nadia Giovannoni è stata rilevata una concentrazione di circa 700 parti per milione di monossido di carbonio. Un livello altissimo. "Non posso nemmeno pensarci, il livello più altro riscontrato nel condominio", racconta appena dimessa dall’ospedale. E’ di fretta, vuole correre a riabbracciare Leo nel palazzo della Migliarina evacuato sabato sera.

Un gattone nero, con una macchia bianca sul muso. Il suo compagno di vita. Quando sabato sera Nadia è rientrata dal lavoro l’ha trovato steso nell’ingresso, aveva vomitato. "Senza togliermi la giacca, l’ho preso in braccio – dice – per correre dal veterinario". E una volta salita in auto ha incrociato l’auto della guardia medica. A chiamarla era stata la figlia della signora che abita sopra Nadia, al quarto piano della palazzina di via Monte Sumbra. Già dalla mattina stava male, il mal di testa e l’affanno in serata erano peggiorati. Quando i sanitari sono entrati nell’androne è scattato un sensore d’allarme, in dotazione al personale medico, che li ha avvisati del pericolo: l’aria era carica di monossido di carbonio. Inodore, incolore, silenzioso. Ma micidiale.