Iniezione di 50 milioni nella filiera nautica

Intesa Sanpaolo e Sanlorenzo hanno stretto un accordo per le anticipazioni finanziarie ai fornitori del cantiere di Massimo Pierotti

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Il Cantiere Sanlorenzo ha stretto uno strategico accordo con Banca Intesa che da una parte finanzia con 50 milioni di euro la circolazione del capitale a favore dei fornitori commerciali della filiera nautica; e dall’altra realizza, come conseguenza, libera un’equivalente disponibilità finanziaria nel bilancio del leader dei maxi yacht, proprio mentre si manifesta l’interesse per l’acquisizione di Perini Navi.

L’operazione è una forma di "supply chain finance" (finanziamento di filiera) all’interno dell’apposito programma creditizio di Intesa Sanpaolo. Utilizza il reverse factoring, cioè l’anticipo dei crediti commerciali vantati dai fornitori, attraverso il confirming della specifica piattaforma digitale (si suppone che l’anticipo avvenga con un tasso di sconto). Quest’operazione avrà l’effetto di rimettere in moto la circolazione di liquidità nella filiera industriale nautica dell’azienda per un totale di 50 milioni di euro.

Il Programma filiere di Intesa Sanpaolo ha già visto la sottoscrizione di 11 contratti per un volume di affari superriore al miliardo nella vicina Liguria, dove Sanlorenzo ha importanti strutture produttive (Ameglia e La Spezia, in aggiunta a quelle toscane di Massa e Viareggio). Per il presidente esecutivo di Sanlorenzo l’accordo stipulato con la grande banca è un’ottimo viatico per la ripresa del settore nautico: "Siamo molto soddisfatti di questa operazione siglata con un partner di eccellenza quale Intesa Sanpaolo che pone grande attenzione ai distretti territoriali italiani. Questo accordo ha una forte valenza per Sanlorenzo, così come per le oltre 1.500 imprese artigiane che collaborano alla realizzazione dei nostri yacht e che potranno beneficiare di uno strumento di supporto concreto, in un momento delicato come quello attuale, per continuare a crescere e svilupparsi insieme a Sanlorenzo".

Peraltro. la filiera beneficiaria delle anticipazioni previste da questo reverse factoring è composta da aziende di elevatissimo valore tecnologico e qualititativo, visto che partecipano alla costruzione dei superyacht personalizzati che caratterizzano la produzione di Sanlorenzo. Pierotti infatti sottolinea: "Abbiamo tra La Spezia e Viareggio uno dei principali distretti della nautica in Europa composto da imprese artigiane di assoluta eccellenza con cui collaboriamo da molti anni e che ci consentono di esprimere la migliore qualità e il massimo livello di personalizzazione per le nostre imbarcazioni".

La ripartenza dell’industra dopo il fermo da Covid, che in molti settori e molte aree si sta rivelando problematico, è invece al centro dei commenti di Teresio Testa, responsabile della Direzione Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo: "Siamo di fronte a eventi straordinari: per ripartire, bisogna fare sistema ed essere saldi nella filiera. Il rapporto tra azienda e fornitori rappresenta infatti, oggi più di prima, un legame fondamentale, che tiene insieme il tessuto produttivo locale. E proprio le aziende più forti in questo momento devono farsi un po’ carico, insieme al sistema bancario, delle aziende della filiera, dimensionalmente più piccole e quindi più fragili. L’operazione con Sanlorenzo risponde a questo senso di responsabilità, insieme vogliamo dare attenzione e valore agli artigiani che operano sul territorio e le risorse per la crescita e lo sviluppo".

I numeri di Sanlorenzo, unico "player" della nautica di lusso a competere in diversi segmenti con un unico marchio per yacht e superyacht su misura dell’armatore, sono importanti: il gruppo impiega oltre 500 persone e collabora con una rete di 1.500 aziende artigiane qualificate. Nel 2019 i ricavi netti dalla vendita di nuovi yacht sono stati circa 456 milioni di Euro, l’Ebitda rettificato 66 milioni, e il risultato netto di gruppo 27 milioni.

b.n.