Boom di ricoveri per l'influenza

Assalto al pronto soccorso: scatta il piano di emergenza. Ma non siamo ancora al picco

Il pronto soccorso dell'ospedale Versilia

Il pronto soccorso dell'ospedale Versilia

Viareggio, 15 febbraio 2019 - L'influenza sta mettendo a letto molti versiliesi. E come avviene un po’ in tutta Italia, aumenta anche il numero degli accessi al pronto soccorso. Il personale della struttura dell’ospedale Versilia, guidata dal dottor Giuseppe Pepe, è fortemente impegnato: basti pensare che ogni giorno c’è la necessità di ricoverare 15-20 persone. Più o meno sono le stesse cifre riscontrate nell’analogo periodo dell’anno scorso. Da ricordare, però, che nel 2018 ci fu una “coda” notevole di accessi a fine febbraio per sindrome influenzale (e problemi respiratori in soggetti anziani) e la cosa si potrebbe ripetere anche quest’anno. Come riferisce l’Asl, «non è detto, quindi, che quello attuale sia davvero il picco dell’influenza, anche se era previsto proprio in questi giorni l’aumento di ricoveri di pazienti, soprattutto anziani, con problemi respiratori riferibili alla sintomatologia influenzale».

E puntualmente è accaduto: negli ultimi giorni al Versilia si è registrato un boom di accessi dovuti prevalentemente alla sindrome influenzale che, quando colpisce persone anziane, spesso si trasforma in polmonite e quindi in una patologia che non permette una dimissione rapida. «Cresce così la percentuale di ricoveri necessari rispetto agli accessi ed aumenta il periodo di ricovero – spiega l’Azienda – , con un sempre maggior impegno anche per i reparti di Medicina. L’Asl Toscana nord ovest sta monitorando quotidianamente la situazione degli accessi in tutti gli ospedali, pronta ad attivare - appena emerge qualche problematica di rilievo - il piano per il sovraffollamento che, grazie ad un investimento importante, prevede un incremento di posti letto e di personale. Al Versilia il piano per il sovraffollamento è stato attivato ed ha consentito al personale del Pronto Soccorso di fornire una risposta più adeguata alle esigenze della cittadinanza».

Ma più che il numero degli accessi, conta la complessità delle patologie riscontrate: molte alle vie respiratorie, spesso in persone di oltre 80 anni (a volte con pluripatologie). L’invito dell’Asl, in questo momento, è quello di «recarsi in Pronto Soccorso solo nei casi di reale necessità, proprio vista la presenza di molti casi complessi, su cui necessariamente si concentra l’attenzione del personale sanitario. Più in generale il vaccino resta l’unica arma efficace per ridurre il rischio contagio (sembra che quest’anno la campagna di vaccinazione sia andata piuttosto bene, ma i dati definitivi saranno disponibili nelle prossime settimane). Consigli sempre validi sono sempre quelli - soprattutto per le persone anziane - di evitare di frequentare luoghi eccessivamente affollati e di adottare un’alimentazione più ricca di vitamina C, di frutta e verdura che può aiutare l’organismo a migliorare le difese immunitarie».