Influenza australiana, sintomi e durata. L'esperto: "Rimettiamo la mascherina"

Faccia a faccia con l’infettivologo Francesco Menichetti. La profilassi è consigliata anche ai giovani

Viareggio, 6 dicembre 2022 - Rimettiamo la mascherina. L’influenza australiana galoppa e c’è da correre ai ripari recuperando quella consuetudine (che pare ormai lasciata alle spalle) di proteggersi il volto e evitare luoghi affollati. Urgente il vaccino, meglio se abbinato al secondo booster covid. Il professor Francesco Menichetti, infettivologo e presidente Gisa (Gruppo Italiano per la Stewardship Antimicrobica) illustra un sintetico vademecum "se non vogliamo trascorrere le festività a letto con la febbre".

Professore, com’è questa influenza?

"Negli ultimi due anni, grazie all’uso sistematico di protezioni individuali, cioè mascherine e accortezze di distanziamento, i virus influenzali hanno avuto una battuta d’arresto. Quest’anno sono tornati prepotentemente e con anticipo netto di stagione: solitamente il picco è tra gennaio e febbraio e invece ai primi di dicembre siamo già in piena epidemia. In particolare il virus interessa adulti con 13 casi ogni mille, ma soprattutto bimbi sotto i 5 anni, con ben 41 casi ogni mille. Il virus piu frequentamente isolato è di tipo A H3N2, ma non è l’unico perchè ci sono altri ceppi di A e talvolta ceppi di B. Tre regioni hanno superato la soglia di incidenza e sono Umbria, Emilia e Lombardia mentre la Toscana al momento è ancora arancione nelle mappe di influenza"

I sintomi?

"Febbre elevata, dolori muscolari e articolari, cefalea, malessere generalizzato e sintomi respiratori come tosse, mal di gola e raffreddore"

Come individuare allora se si tratta di covid?

"Non è facile: solitamente il covid si accompagna a disturbi di gusto e olfatto. Ma l’invito è di fare il tampone visto che sia per covid che per l’influenza abbiamo terapie efficaci. In farmacia a pochi euro sono disponibili test antigenici combinati che distinguono covid da influenza e sono raccomandabili soprattutto per chi ha gravi malattie di base e per gli over 65. Assurdo pertanto che il ministro alla salute Schillaci dica che in Italia si fanno troppi tamponi, dovrebbe incoraggiarli visto che sono il punto di partenza per il miglior percorso terapeutico".

Quindi lei consiglia di vaccinarsi velocemente?

"La campagna vaccinale è appena decollata e attualmente il virus impone rapidità anche perchè c’è una latenza di 15 giorni per avere una risposta vaccinale. Il mio consiglio è di sottoporsi contestualmente anche al secondo booster per il covid se sono passati almeno 4 mesi dalla terza dose, per proteggersi al meglio dall’infezione".

Accortezze per evitare di ammalarsi?

"Le stesse che per due anni abbiamo osservato: un uso intelligente della mascherina, distanziamento, areazione dei locali. Purtroppo in questa stagione si tende a stare al chiuso e in luoghi affollati e potenzialmente rischiosi. Resta infine valida anche la sana abitudine di lavarsi spesso le mani".