Incursione alla scuola Lambruschini: "La scuola ha bisogno di lavori"

Il capogruppo di FI, Alessandro Santini, è entrato per verificare lo stato di carenza igienico sanitaria

L'incursione di Santini alle Lambruschini

L'incursione di Santini alle Lambruschini

Viareggio, 5 dicembre 2018 - Le foto-inchiesta, i toni che si alzano col corpo docenti e l’arrivo delle forze dell’ordine. E’ accaduto tutto in meno di un’ora ieri mattina alle scuole Lambruschini. Il capogruppo di FI, Alessandro Santini, ha varcato i cancelli del plesso per verificare di persona lo stato di carenza igienico sanitaria per la presenza di cumuli di guano sui davanzali e sui vetri, ma è stato fermato dalla dirigenza che, lamentando l’interruzione di pubblico servizio e l’assenza di autorizzazione, ha chiamato carabinieri e polizia municipale.

Risultato: Santini è stato fatto uscire dalla scuola, ma con una stretta di mano, alla fine è stato ricucito lo strappo con la dirigente Barbara Caterini che, anzi, lo ha invitato a partecipare all’incontro con i genitori che si terrà stamani alle 9,30 alle Jenco, dove verranno affrontate le criticità presenti, tra cui il riaffacciarsi di casi di tigna contratta da bambini. «Ho suonato il campanello e mi sono qualificato – racconta Alessandro Santini – il custode ha tolto il lucchetto al cancello, mi ha accompagnato al primo piano durante la ricreazione dei bambini, e qui ho fatto fotografie ai centimetri di escrementi di piccione depositati su tutti i davanzali delle finestre della scuola e ai numerosi schizzi sui vetri. Dopo l’arrivo dei carabinieri e della polizia municipale, ho avuto il piacere di conoscere la dirigente scolastica, prontamente intervenuta, con la quale ho avviato una costruttiva discussione per riuscire ad aiutare bambini, genitori, corpo docenti e dipendenti pubblici, a risolvere la questione interessandone l’amministrazione comunale. Non volevo certo fare del sensazionalismo. La scuola ha assolutamente bisogno di importanti interventi di messa in sicurezza per la struttura, ma soprattutto ha bisogno di risolvere la complessa situazione igienico sanitaria, altamente compromessa dalla presenza dei piccioni e dai voluminosi loro escrementi. Ma il sindaco e l’assessore alla pubblica istruzione hanno mai visitato questa ed altre scuole?». 

«Il problema  del guamo è decennale – ammette la dirigente Barbara Caterini – e già due anni fa furono rinnovate le reti di protezione che col tempo però si deteriorano e si forano. A settembre infatti abbiamo chiesto la sostituzione ma ci è stato risposto che la spesa era onerosa e che comunque la situazione non era prioritaria rispetto a quella di altri plessi. Ogni quindici giorni pertanto i bidelli puliscono i davanzali dagli escrementi». Intanto un’altra problematica si riaffaccia: si sono verificati due casi di tigna proprio alle Lambruschini (un bimbo delle materne e l’altro della primaria) dove, già in passato, si sono registrati ben quindici contagi. «Purtroppo – chiarisce la preside – nel giardino dormono alcuni gatti che trasmettono questa malattia. I ‘bisogni’ dei felini si trovano all’esterno di tutte le scuole, basta provvedere: il personale addetto sterilizza sempre i giochi con la varechina. E’ impossibile imporre al vicinato di tenere i mici in casa, così come costringere i bambini a non uscire dalle classi». Francesca Navari