Incendio Massarosa, trovati gli inneschi: è caccia al piromane

Evacuati nella notte Gualdo, Montigiano e Pieve a Elici a Massarosa. Stessa sorte ieri pomeriggio a Valpromaro nel comune di Camaiore

Massarosa (Lucca), 21 luglio 2022 - Ormai è sicuro. C’è la la mano infame di un piromane dietro l’inferno di fuoco che ha devastato boschi, campi e case delle colline massarosesi, terrorizzando centinaia di persone. A Bozzano, nel luogo da cui si sono propagate le fiamme, sono stati rinvenuti cinque inneschi. E la cosa inquietante è che nella medesima zona, circa una settimana fa, un gruppetto di ciclisti si era imbattuto in altri marchingegni studiati per appiccare il fuoco. I biker avevano allertato i vigili del fuoco e il problema era stato risolto prima ancora di nascere. Fatto sta che, con ogni probabilità, la stessa mano che aveva approntato gli inneschi ha deciso di riprovarci: e stavolta con effetti devastanti. E da Roma sono in arrivo gli esperti del nucleo investigativo incendi boschivi in supporto dei Carabinieri forestali che hanno già iniziato ad ascoltare numerose testimonianze fra residenti e proprietari terreni. Al momento è stato aperto un fascicolo in Procura contro ignoti. Ma una pista da seguire ci sarebbe già, ben precisa. Sarebbe stato individuato un uomo di 50-60 attorno al quale si stanno concentrando le attenzione degli investigatori.

E intanto nel pomeriggio di ieri il rogo, spento nel 70% della sua estensione fra i comuni di Massarosa e Camaiore, ha ripreso vigore proprio dalla parte di Camaiore. la situazione peggiore, in particolare, a Valpromaro, proprio al confine fra i due Comuni. Attorno alle 17 è stata disposta l’evacuazione di tutte le abitazioni: il fronte del fuoco passava troppo vicino al centro abitato. A far riprendere fiato all’incendio, oltre al vento e ai terreni resi secchi dalla siccità, anche il fatto che ieri è divampato un altro grande incendio sul monte Serra nel comune di Pisa cosa che ha costretto a dirottare là uomini e mezzi antincendio.

La notte tra martedì e mercoledì il fronte del fuoco, dopo aver risalito la Ghilardona investendo Montigiano e Fibbialla (che a oggi risultato i paesi maggiormente danneggiati), si è spostato verso nord, minacciando Gualdo, Luciano e Pieve a Elici. I borghi sono stati messi in preallarme già nella prima serata, e durante la notte è stata necessaria l’evacuazione. Stessa sorte è toccata a Valpromaro. Sono stati oltre cinquecento gli sfollati nel corso della notte, tra i quali molti turisti. I Canadair hanno solcato l’aria fin quando la luce lo ha consentito, ma appena sono atterrati il fuoco ha ripreso vigore. Solo lo sforzo immane dei vigili del fuoco e dei volontari antincendio ha permesso di evitare che le fiamme divorassero gli abitati, ma qualche casa è stata comunque lambita dalle fiamme.

Nella mattinata di ieri, alle prime luci dell’alba i mezzi aerei sono tornati in azione e, complice un momento di tregua da parte del vento - che invece per tutta la giornata di martedì aveva orchestrato la danza delle fiamme - è stato possibile attivare azioni di contrasto efficaci. Sul fronte di Valpromaro, è stata allestita una linea antifuoco in località Pioppetti, dove l’azione combinata del torrente e della via Provinciale, particolarmente larga in quel punto, è sembrata una buona barriera nel caso in cui le fiamme fossero discese da Gualdo. Più a ovest, Panicale è sempre rimasta, per fortuna, nelle retrovie: l’azione ha continuato a concentrarsi su Gualdo, Pieve a Elici, Luciano e Miglianello, e attorno all’ora di pranzo circa il 70 per cento dell’incendio era stato contenuto. Non senza momenti di paura: un mezzo dei vigili del fuoco, nelle prime ore della mattinata, è finito fuori strada, per fortuna senza conseguenze importanti. E pure a Fibbialla, sul territorio di Camaiore, sono continuate le operazioni per avere ragione del fuoco.

Fuoco che ha minacciato da vicino i mezzi di soccorso e i pompieri che hanno dovuto far fronte a diverse situazioni critiche dovute alla variazione di vento, alla scarsa visibilità e alle zone impervie. Durante la scorsa notte sono avvenute diverse esplosioni di serbatoi di Gpl.