REDAZIONE VIAREGGIO

Il Re Carnevale di Galli attende ancora un trono

L’opera doveva essere installata sulla rotonda della Cittadella. Ma non è ancora successo . "E non so nemmeno perché"

Quell’abbraccio avrebbe dovuto accogliere tutti, turisti e viareggini. Simpatici e antipatici, belli e ’tipi’, democratici e liberali. Tutti. Quell’abbraccio di Re Carnevale venne stato scelto dal Comune e dalla Fondazione per allargarsi sulla rotonda della Cittadella, dove un tempo sedeva su un trono di cartone il suo predecessore: l’opera di Gionata Francesconi. Ma su quello spiazzo, porta di ingresso delle città, il Re di Galli non è mai arrivato.

Eppure la notizia dell’installazione di quel mascherone – protagonista nel 2020 della costruzione ’Abbracciami’ – proprio sulla rotonda della Cittadella entusiasmò tutti. Perché dentro il volto di quel Re – con quegli occhi profondi come il Tirreno, il naso dipinto di rosso come Burlamacco, la corona dorata come la sabbia, il bavero color del cieloe le braccia aperte come i porti di mare – Viareggio si è subito riconosciuta. Saperlo lì, a vivere oltre il lampo di un Carnevale, fece tutti felici e contenti. Come in un lieto fine. Ma non è successo, il mascherone è fermo in Cittadella. E adesso, dopo oltre un anno, l’autore aspetta almeno di capire cosa blocchi il trasferimento del suo Re sul trono della rotonda. Galli lo ha chiesto formalmente alla Fondazione e informalmente agli assessori della giunta Del Ghingaro: “Ci informiamo e ti facciamo sapere“. "Ma alla fine – prosegue il carrista – nessuno mi ha fatto sapere ". "E da quanto so – prosegue – nemmeno la Fondazione ha avuto una risposta ad ufficiale domanda".

"A luglio 2020 – ripercorre Galli – la Fondazione mi affidò l’incarico dei lavori in vista del trasferimento sulla rotonda. Per adattare il mascherone a reggere all’esterno sono stati investiti 19mila euro". A novembre Galli terminò l’intervento. Ma quando l’opera era pronta per lasciare la Cittadella e spostarsi al suo posto, cento metri più in là, sono sorti i problemi. "Prima hanno detto che serviva la scorta per il trasporto, poi – ricorda Galli – subentrò l’ipotesi di interventi alla viabilità. Nel frattempo però mi hanno chiesto documenti per la stabilità, ho pensato che qualcosa si stesse muovendo. Ma niente".

Qualche ora fa il Comune ha scelto proprio il Re di Galli, insieme alle opere di Allegrucci e dei fratelli Cinquini, come immagine simbolo del Carnevale per promuovere la candidatura di Viareggio come capitale della cultura. "Averla vista lì mi ha riempito d’orgoglio, perché è il riconoscimento di un lavoro. Ma anche di amarezza, per le risposte che non arrivano".

Ci proviamo anche noi: cosa blocca il trasferimento di Re Carnevale?

Martina Del Chicca