Il postino suona anche il pomeriggio. Scatta la riorganizzazione

Consegne a giorni alterni, ma più frequenti per i pacchi di e-commerce

Una portalettere: anche a Viareggio, Camaiore e Massarosa cambia l’organizzazione

Una portalettere: anche a Viareggio, Camaiore e Massarosa cambia l’organizzazione

Viareggio 21 maggio 2018 - Prosegue l’applicazione della riorganizzazione del servizio di recapito delle Poste. Dopo i comuni della Versilia Storica, il nuovo modello entrerà in funzione da oggi anche sui territori di Viareggio, Massarosa e Camaiore. Le novità di maggior rilievo per i cittadini sono rappresentate dalla consegna che avverrà a giorni alterni per la corrispondenza ordinaria, e che sarà possibile in orari diversi nell’arco della giornata, compreso il pomeriggio. Di fatto, i portalettere saranno organizzati in tre turni: con ingresso alle 8,30 per la linea ordinaria, alle 10,30 per le linee “business”, ovvero prodotti di qualità da consegnare entro il giorno, infine alle 12,30 per le ultime consegne, sempre di prodotti “business” fino alle 19,45. L’applicazione della nuova organizzazione è frutto di un accordo nazionale siglato nel febbraio scorso fra l’azienda e i sindacati, per fare fronte al calo dei volumi della corrispondenza tradizionale, per fronteggiare al meglio le sfide che impone il mercato postale a seguito della liberalizzazione del settore e per attrezzarsi alle nuove esigenze dell’e-commerce. E’ stata quindi rivisitata l’intera filiera, stravolgendo il tradizionale meccanismo del recapito. La nuova organizzazione pare abbia creato non pochi problemi, e quindi i sindacati vogliono avviare un confronto sulle ricadute con Poste Italiane per cercare di rivederla laddove necessario e possibile.

«Il portalettere prima conosceva bene la propria zona di recapito – spiega Michela Benedetti di Slc Cgil – e ora è in difficoltà perché le zone di recapito sono molto più vaste. Da parte nostra, abbiamo già sperimentato la nuova organizzazione su Lucca e rilevato che ci sono delle modifiche da fare. Abbiamo quindi chiesto di attivare un tavolo di monitoraggio, cercando di trovare una soluzione entro 2-3 mesi alle problematiche più gravose e impellenti. I nodi principali sono appunto i confini delle zone di recapito, oltre ai nuovi orari di lavoro che hanno avuto un impatto molto forte sugli operatori».

Gianfranco Poma