"L’Its per noi serve a poco: anzi, rischiamo di allevare futuri concorrenti". Anche il titolare della fonderia “Mariani“ Adolfo Agolini (nella foto) è perplesso sul centro d’alta formazione per l’artigianato artistico promosso da Cna. "Lo scultore Galleni ha ragione: servono cose più semplici – dice – e meno costose. Le botteghe non possono accogliere tanti studenti per lo stage. La nostra è un’azienda grande e può ospitarne due o tre, altrimenti dovremmo mandar via gli operai: figuriamoci quelle piccole. Non vorrei passasse il messaggio che l’Its risolverà i nostri problemi o che neghino i finanziamenti su un progetto perché c’è già la scuola, più consona alle grandi aziende e alla robotica anziché alle botteghe artigiane che hanno bisogno di mani. Molto meglio i corsi che si facevano con il Versilia format: il 95% dei corsisti è stato poi assunto a tempo indeterminato". d.m.