Nuova vita per gli hotel dismessi

Ok al cambio di destinazione d’uso: trenta le strutture interessate

L'assessore Pierucci

L'assessore Pierucci

Viareggio, 14 marzo 2019 - Vanno avanti i lavori della commissione urbanistica, in attesa della ratifica da parte del consiglio comunale e di confluire in quella grande summa che sarà il nuovo Regolamento urbanistico, con cui sarà tracciata la Viareggio del futuro. Con un paio di strizzate d’occhio al turismo, o quanto meno ad una certa tipologia di presenze.

La prima rivoluzione riguarda gli alberghi dismessi in giro per Viareggio e quelli in attività, ma con una superficie non superiore ai 600 metri quadrati. Per i quali si potrà chiedere il cambio di destinazione d’uso, con la possibilità di ripristinarne la destinazione originaria. Ma attenzione: non tutte le strutture potranno beneficiare del provvedimento. Ne sono escluse infatti le ‘invarianti strutturali’, tutelate appositamente dal Piano strutturale del 2004 per il loro valore immateriale (storico, architettonico, culturale e così via). Un esempio su tutti: non si potrà cambiare la destinazione d’uso dell’Excelsior, che dunque dovrà riaprire come albergo oppure continuare a deteriorarsi. In ogni caso, fatte salve le eccezioni, restano comunque una trentina di strutture che potranno essere interessate dalla norma.

"Il piano adottato ad agosto prevedeva già questa norma generale per tutti gli edifici – spiega l’assessore all’urbanistica, Federico Pierucci –; l’osservazione approvata (dalla commissione urbanistica; ndr) nasce dall’esigenza di elaborare nuove norme che uniscano il mantenimento della vocazione turistica della città, alla riconversione delle strutture dismesse o non più appetibili per il mercato. Questo consentirà di recuperare una buona parte degli edifici dismessi o non più adeguati, dando impulso all’imprenditoria e al mercato immobiliare ma anche, in qualche caso, di migliorare il decoro cittadino".

Fumata bianca in commissione anche per l’assetto definitivo dell’area della ex Ponsi. E pure in questo caso, una certa tipologia di turismo potrebbe approfittarne in positivo. Viene previsto l’obbligo di recupero di tutti i fabbricati delle ex rubinetterie: la struttura dovrà essere mantenuta ma potranno essere trasformate tutte le volumetrie esistenti che potranno assumere funzione direzionale e, udite udite, commerciale. Una volta approvato il Regolamento urbanistico, sarà il privato a presentare un piano attuativo che permetterà di partire con i lavori. Contestualmente, verranno aperte tre strade bloccate dalla presenza dell’area dismessa: via Monte Cavallo, via Volta e via Piaggia.

"Un’area importantissima all’interno del quartiere, che occupa circa 7mila metri quadrati – sottolinea Pierucci –; il recupero della ex ponsi significherà prima di tutto decoro e riqualificazione ma, in seconda battuta, anche un miglioramento della viabilità esistenente". Novità anche per agricoltori e famiglie: i primi potranno installare manufatti artigianali sui propri terreni rispettando determinati parametri (fino a 20 metri quadrati per i terreni da 2.500; fino a 12 nella fascia 2.000-2.500 e fino a 9 sotto i 2.000). Le famiglia, invece, potranno frazionare le proprie abitazioni rispettando le dimensioni minime previste dal piano strutturale (65 metri quadri) previo il mantenimento della proprietà per 15 anni.