Alla scoperta della villa di Puccini: al Marco Polo le Giornate del Fai

Nell’edificio dove fu composta la Turandot ora regna il degrado

La villa di Puccini (Foto Umicini)

La villa di Puccini (Foto Umicini)

Viareggio, 16 marzo 2017 - Sarà un colpo al cuore, misto di stupore e sdegno, visitare la villa di Giacomo Puccini sul viale Buonarroti. Per la prima volta infatti il 25 e 26 marzo saranno aperte le porte della dimora del Maestro, nell’ambito delle Giornate del Fai che puntano a far riscoprire un ‘gioiello’ da recuperare in toto.

E che la Fondazione Puccini di Lucca, oggi proprietaria dell’immobile, si è impegnata a ristrutturare completamente entro un paio di anni. Luogo di curiosità ma anche di leggende metropolitane, quella villa da sempre ha stuzzicato la fantasia dei più: qui il Maestro si trasferì negli ultimi tre anni di vita, quando l’attività rumorosa delle torbiere gli aveva reso fastidiosa la permanenza nella villa di Torre del Lago; e proprio nell’edificio liberty con contaminazioni neo gotiche compose l’incompiuta Turandot. Dopo una serie di contenziosi legali la Fondazione Giacomo Puccini di Lucca è stata riconosciuta legittima proprietaria del bene nel 2008 e nel 2014 ne ha preso possesso.

Oggi quella dimora intrisa di storia e di musica presenta stanze piene di muffa, carta da parati distrutta, parapetti esterni non stabili e scale interne non agibili. Solo per una prima pulizia sono state recuperate 5 tonnellate e 300 chili di spazzatura.

«La fondazione ha operato in tre direzioni – ha rissunto il presidente Alessandro Tambellini – in primis lo sgombero, la disinfestazione e la messa in sicurezza dell’edificio e del giardino e la pianificazione e attuazione di un programma di manutenzione ordinaria; la seconda nel sostenere attività di studio e ricerca culminata nella presentazione di un tesi di laurea, nell’acquisizione di documenti utili alla conoscenza storica della villa; la terza in una prima fase di definizione di possibili costi di restauro funzionale che oscillano all’incirca tra i 2 e i 2 milioni e mezzo di euro».

Somma di cui la Fondazione, adesso legata ad una querelle sui diritti d’autore, non dispone immediatamente ma che sarà reperibile con contributi da parte di banche o grazie alla collaborazione dell’istituto musicale Boccherini.

«E’ un bene prezioso che va rivalutato – ha proseguito il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro –: attorno al nome del Maestro in passato ci sono state fratture che dobbiamo sanare e lavorare tutti assieme perchè il nome di Puccini è il secondo brand, dopo la Ferrari, che veicola il nome dell’Italia nel mondo». «Gli ospiti – ha anticipato la capo delegata del Fai di Lucca, Maria Talarico – saranno accolti nel giardino della villa e dopo una breve presentazione a cura di un rappresentante della Fondazione Puccini saranno affidati agli studenti del liceo Barsanti e Matteucci e dell’istituto Piaggia di Viareggio che svolgeranno il compito di guida al piano primo e poi al seminterrato. Gli ospiti potranno vedere documenti e un breve filmato storico ambientato nel giardino e negli interni della villa».